Robin Gosens, esterno di centrocampo dell’Atalanta, si è raccontato in una lunga intervista a sportchau.de.
RITORNO IN CAMPO – «La Bundesliga farà da esempio per gli altri campionati. Tutti la guarderanno, magari anche con un po’ di gelosia perché il campo ci manca molto».
BERGAMO – «Per la strada sentivamo solo le sirene dell’ambulanza: non c’era nessuna persona. Per la città è stata una grande prova di forza, ci siamo sentiti nel posto più pericoloso di tutta d’Europa. Io uscivo per caso al massimo per buttare la spazzatura. Volevo tornare dalla mia figlia, ma la forma di rispetto più grande era rimanere a Bergamo perché qua siamo diventati tutti eroi. Ritengo che non sia giusto che i giocatori lasciano l’Italia quando si chiede ai normali cittadini di non farlo».
ALLENAMENTI – «La prima volta è stato come se non sapessi più usare il pallone. Ho pensato di aver dimenticato come usare entrambi piedi. Ho constatato quanto sia incredibile perdere l’abilità tecnica e crollare a livello fisico nell’arco di due mesi».