Le difficoltà degli attaccanti della Nazionale a San Siro

by Giuseppe Pastore
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Eravamo partiti male nel girone di qualificazione a Euro 2004 e avevamo a tutti i costi bisogno di una vittoria contro il Galles di Ryan Giggs, a settembre, quando storicamente la Nazionale ha sempre fatto più fatica a ingranare. Perciò la Federcalcio aveva deciso di giocare a San Siro, dove non perdevamo dal 1925, a sottolineare l’importanza della partita: e Trapattoni aveva potuto disporre delle frecce migliori, Del Piero, Vieri e Pippo Inzaghi tutti insieme, attaccanti titolari di Juventus, Inter e Milan che quattro mesi prima si erano qualificate alle semifinali di Champions League; e peccato, ma anche pazienza, per l’assenza dell’infortunato Totti. Un’epoca d’oro e una serata trionfale, conclusa con il senza-voto di Buffon, la tripletta di Inzaghi e il sigillo finale di Del Piero. Italia-Galles 4-0. 24 ore prima, a Pavia, l’Under 21 di Gentile c’era andata ancora più pesante, strapazzando il Galles 8-1: quattro gol di Gilardino, due di Sculli, a segno anche Borriello entrato dalla panchina. Quanti attaccanti, quanta abbondanza.

Nel primo giorno d’autunno del 2022 l’Italia è tornata a San Siro per la decima volta da quel 6 settembre 2003. Nelle nove partite milanesi giocate negli ultimi 19 anni abbiamo segnato appena 8 gol e vissuto una delle pagine sportive più tragiche della storia della Nazionale, lo 0-0 di Italia-Svezia del 13 novembre 2017 che ci ha sbattuto fuori dai Mondiali di Russia. La crisi attuale degli attaccanti italiani non è mai stata così drammatica come quando giochiamo a San Siro: degli 8 gol azzurri alla Scala del Calcio dal 2003 a oggi, uno solo (su 810 minuti!) è stato segnato da un attaccante e porta la firma di Mario Balotelli, in rete in Italia-Danimarca 3-1 del 16 ottobre 2012 (ct Prandelli). Poi hanno segnato Pirlo (due volte contro la Scozia nel 2005, entrambe su punizione), Montolivo e De Rossi (contro la Danimarca), Abate (contro la Germania), Candreva (contro la Croazia) e infine Lorenzo Pellegrini, nella sconfitta per 1-2 contro la Spagna dell’ottobre 2021 che ha visto cadere l’imbattibilità di San Siro dopo quasi un secolo.

Così abbiamo pensato di elencarvi il minutaggio di ogni giocatore vagamente offensivo schierato dalla Nazionale a Milano nelle ultime nove partite: non per far montare nuovamente la bile né per stilare liste di proscrizione fuori tempo massimo, ma semplicemente come promemoria di questi tempi poco azzurri.

Immobile – 305 minuti

Mentre lo stadio milanese diventa spesso e volentieri “San Ciro” quando gioca la Lazio (6 gol in trasferta tra Milan e Inter), a Immobile non riesce proprio di sbloccarsi in azzurro. Tra le altre cose, ahinoi, fu titolare e tra i peggiori in campo contro la Svezia nel 2017.

Balotelli – 179 minuti (1 gol)

SuperMario l’unico a segnare, in una notte del 2012 in cui – Germania-Italia 2012 a parte – giocò forse la sua miglior partita in azzurro, sotto la gestione dell’unico ct con cui è stato all’altezza, Cesare Prandelli.

Chiesa – 177 minuti

Migliore in campo (con assist) nella sconfitta contro la Spagna, Federico Chiesa non ha comunque mai trovato il gol in San Siro nelle sue due presenze (l’altra contro il Portogallo, 0-0 nel novembre 2018).

Insigne – 148 minuti

90 minuti contro il Portogallo (2018) e 58 contro la Spagna (2021) senza lasciare il segno, in realtà come molte altre volte in azzurro.

Belotti – 115 minuti

è esistito un periodo, soprattutto con Giampiero Ventura ct, in cui il Gallo era molto quotato anche in chiave azzurra e il suo presidente Urbano Cairo progettava di venderlo dopo i Mondiali 2018 per tirare su un bel gruzzolo. Com’è andata a finire lo sappiamo tutti e ci mise del suo anche Belotti, acciaccato e appannato nella mezz’ora finale di Italia-Svezia.

Gilardino – 90 minuti

Osvaldo – 88 minuti

Cassano – 83 minuti

Del Piero – 83 minuti

Bernardeschi – 81 minuti

Eder – 68 minuti

Inzaghi – 65 minuti
El Shaarawy – 65 minuti

Zaza – 64 minuti

Gabbiadini – 63 minuti

Kean – 32 minuti

Pellé – 27 minuti

Lucarelli – 25 minuti

Lasagna – 16 minuti

Cerci – 8 minuti

Toni – 7 minuti

Di Natale – 7 minuti

Berardi – 3 minuti

Nicola Sansone – 2 minuti

Destro – 1 minuto