di Cesare Ragionieri
Grazie al successo di questa sera contro il Werder Brema, il Bayern Monaco si è laureato campione di Germania. Un titolo davvero speciale, visto che grazie al successo di questa stagione i bavaresi hanno vinto ben 30 edizioni del campionato tedesco. 29 da quando esiste la Bundes (1963), dopo il primo datato 1931-32 (nella vecchia Verbandsliga). E, per non farsi mancare, si tratta dell’ottavo campionato di fila concluso al primo posto. Una vera e propria macchina di guerra, che negli ultimi anni è stata messa in difficoltà soltanto dal Borussia Dortmund di Jurgen Klopp.
La stagione
E pensare che l’annata del Bayern Monaco era partita tutt’altro che per il verso giusto. Prima la sconfitta in Supercoppa contro il Borussia Dortmund, poi un inizio di Bundesliga deludente con 18 punti nelle prime 10 uscite. Così, la sconfitta contro l’Eintracht per 5-1 ha portato all’esonero di Niko Kovac e all’arrivo sulla panchina bavarese di Hans-Dieter Flick, assistente dell’allenatore croato e scelto come sostituto ad interim. Ma le prestazioni del Bayern hanno convinto la dirigenza a puntare con forza sul tecnico classe ’65, che nei mesi scorsi ha firmato un importante rinnovo di contratto fino al 2023.
Sul campo Flick ci ha messo davvero poco tempo per risistemare gli equilibri, a tal punto che il Bayern ha vinto 16 delle ultime 17 partite di campionato. E anche in Champions League i bavaresi sono tra le candidate alla vittoria finale: la vittoria di Stamford Bridge contro il Chelsea per 3-0 permette ai tedeschi di guardare alla gara di ritorno con molta tranquillità. Nella Coppa di Germania, invece, il Bayern ha battuto sei giorni fa in semifinale l’Eintracht e il 4 luglio si giocherà il trofeo nella finalissima contro il Bayern Monaco.
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Lewandowski, ma non solo
Non può che essere l’attaccante polacco il volto più importante del Bayern Monaco. L’ariete bavarese ha segnato 31 gol in 29 partite di Bundes, alla media di più di una rete a partita. Mai nella sua lunga militanza nel club bavarese aveva segnato così tanti gol in campionato (il precedente record era di 30 reti). L’altro giocatore in doppia cifra è Serge Gnabry, che ha confermato quanto di buono fatto vedere nella prima stagione e, se possibile, l’ha anche migliorato. L’ala tedesca, infatti, ha segnato 12 gol ma ha anche servito 11 assist ai compagni di squadra. Un’altra nota lieta è sicuramente Alphonso Davies: il terzino sinistro canadese, a dispetto della giovane età (20 anni da compiere a novembre, ndr), ha messo in mostra tutte le sue qualità migliori, a tal punto da costringere Flick a fare di lui uno dei pilastri della squadra.
Festeggia anche una vecchia conoscenza del calcio italiano: si tratta di Ivan Perisic, che è stato ceduto in prestito dall’Inter al club bavarese e può gioire per il primo titolo importante della sua carriera. Il futuro del croato, però, è ancora in dubbio: scaduto il termine per il riscatto, adesso le due società dovranno sedersi ad un tavolo per decidere il futuro dell’ex Wolfsburg. Che è ormai fuori dal progetto tecnico di Conte, ma che si è fatto apprezzare da Flick e alla fine potrebbe rimanere in Baviera per una cifra tra i 15 e i 20 milioni di euro. Postilla finale: l’unico giocatore rimasto in campo per tutti i minuti di tutte le 31 partite di Bundesliga giocate dal Bayern è Manuel Neuer, portiere e capitano della squadra di Flick.
Un Coman da record
Tra le curiosità del Bayern campione di Germania per l’ottava volta, non si può non nominare l’ex giocatore della Juventus. Il francese dove va, vince. Dal suo esordio nel calcio dei grandi, l’esterno francese ha sempre vinto il campionato in cui ha giocato. Prima col Paris Saint-Germain (2013 e 2014), poi con la Vecchia Signora (2015 e 2016) e infine proprio con i tedeschi (2016, 2017, 2018, 2019 e 2020). Per un totale di nove titoli nazionali vinti in nove anni di carriera: se non è un record, poco ci manca. E adesso, per entrare ufficialmente nella storia vincendo tutti e cinque i Top 5 campionati d’Europa, gli mancano solo la Premier League e la Liga.
Pensavate che fosse finita qui? Ecco, la risposta è negativa. Nel palmares di Coman non ci sono soltanto nove titoli nazionali, ma anche una Coppa di Lega francese, una Supercoppa francese, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana, una Coppa di Germania e ben tre Supercoppe di Germania. Così, all’età di 24 anni, Coman ha già vinto 17 trofei ed ha ancora davanti a sé tanti anni per incrementare questo primato. Il recordman – in tal senso – è Dani Alves, che nella sua straordinario carriera ha vinto ben 42 competizioni.