Sapevate che la lingua ufficiale usata da tutti i membri della nazionale belga è… l’inglese!

by Lorenzo Lombardi

Sì avete letto bene. Sembra paradossale ma se ci fate caso intorno alla nazionale belga ci sono costanti richiami a quella che nel tempo è diventata la lingua ‘ufficiosa’, che mette d’accordo un po’ tutti. Dal soprannome, Belgian Red Devils, allo stemma, rinnovato nel 2019 dove l’inglese ha sostituito le diciture in francese e olandese, fino alle campagne pubblicitarie ufficiali come quella della famosa azienda Jupiler, ‘We are Belgium’.

La lingua dello spogliatoio

Addirittura gli addetti stampa della nazionale organizzano conferenze separate per i giocatori francofoni e per quelli che parlano fiammingo. È normale poi sfogliare tra i contenuti degli account social ufficiali della nazionale belga e accorgersi che effettivamente i calciatori parlano in inglese tra loro.

Un altro esempio lampante dell’importanza di una lingua comune ci viene dato dai recenti allenatori della nazionale: prima Roberto Martinez poi Domenico Tedesco. Entrambi stranieri e abituati a comunicare in altre lingue, hanno sempre trovato le parole giuste grazie all’inglese.

Un Paese ‘diviso e divisivo’

La nazionale, come la lingua inglese appunto, è sempre stata il mezzo in grado di unire un Paese troppo diviso e ‘spaccato’: al Nord abita la maggioranza della popolazione, quella fiamminga di lingua olandese; a Sud i valloni che parlano in francese. Ma non è finita qui, perché Bruxelles è una storia a parte.

Queste due popolazioni hanno storie, culture e tradizioni diverse. Allo stesso tempo però sta nascendo una nuova generazione dai figli degli immigrati, arrivati da tutto il mondo dopo la seconda guerra mondiale.

Ed ecco che, tornando al calcio, troviamo una rosa estremamente eterogenea, composta da giocatori di etnie diverse come Lukaku (origini congolesi), Witsel (origini della Martinica), Carrasco (origini spagnole/portoghesi) e compagni. L’inglese diventa quindi il compromesso perfetto per comunicare tra loro.

L’abilità di Big Rom

«A volte inizio una frase in francese e la finisco in fiammingo e in mezzo uso anche espressioni in spagnolo o portoghese. Io vengo dal Belgio, è questo che rende figo il nostro paese no?». Parola di Romelu Lukaku, le cui abilità linguistiche sono ormai note. Non è però l’unico giocatore belga a conoscere diverse lingue, a testimonianza di quanto possa influire crescere in un Paese che ha 3 lingue ufficiali differenti.