La storia che vi stiamo per raccontare è paradossale. Da una parte Argentina e Francia, dall’altra San Marino e la Repubblica di Anguilla. «Cos’è?», vi starete chiedendo. È quanto sarebbe potuto accadere se a Thimphu, città più popolata del Buthan, le cose fossero andate bene 20 anni fa.
È il 2002, e l’agenzia KesselsKramer ha una folle idea: organizzare ‘The Other Final’, una partita da giocare in contemporanea con la finale del Mondiale di Corea e Giappone, ma tra le ultime due Nazionali del ranking FIFA: Bhutan contro Montserrat.
Il teatro? Il Changlimithang Stadium di Thimphu, stadio dei padroni di casa. Sembra una favola, ma è l’inizio della fine. Innanzitutto, l’allenatore di Montserrat, Paul Taylor, rinuncia alla partita perché non è libero di scegliere la propria formazione.
Kang Byung-chan è invece il ct del Bhutan e muore pochi giorni della partita. Al suo posto, l’olandese Arie Schans. Non ci sono sponsor per la partita, chi paga il viaggio dei calciatori di Montserrat in Bhutan?
«Kuensel», l’unico giornale del Bhutan, aveva anche dedicato un’intera pagina a «Dov’è Montserrat?». E quelli di Montserrat hanno risposto: «Cercate Antigua: siamo il puntino lì accanto».
Entusiasmo alle stelle, merito anche del programma di felicità nazionale introdotto dal monarca Re Jigme Singye Wanchuck, che prima di salire al trono ha fatto il portiere della Nazionale. Viene organizzato anche un festival musicale pre-gara, in cui i giocatori sono protagonisti con canzoni locali. Tutto pronto: 30 giugno 2002, 15mila spettatori. Montserrat dura poco, i 2300 metri di altitudine si fanno sentire.
Vince il Bhutan per 4-0 con tripletta di Wangay Dorji. Un esperimento che nessuno si è mai più azzardato a tentare. A oggi, la sfida sarebbe tra San Marino e Repubblica di Anguilla. E proprio durante il Mondiale abbiamo assistito alla prima trasferta intercontinentale di San Marino: contro Santa Lucia, 172° nel ranking. Due partite, un pareggio (1-1) e una sconfitta per 1-0.