Bologna, conferenza Mihajlovic: «Mercato? Se Denswil parte serve un difensore»

by Redazione Cronache
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Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, ha parlato in diretta da Casteldebole per la consueta conferenza stampa pre-partita.

PARTITA – «Con la Fiorentina è stata una delle nostre migliori prestazioni fuori casa. I ragazzi hanno fatto tutto quello che avevo chiesto. Volevo che tutti dessero il 100% in campo, sia i titolari che i subentranti. Abbiamo parlato con il presidente che ci ha chiamato e ci ha detto che dopo questo anno dobbiamo vivere in maniera intelligente, sarebbe da fessi fare le stesse cose dell’anno scorso; questa cosa mi ha fatto riflettere: non dobbiamo ripetere gli sterri errori dello scorso anno, dobbiamo usare l’esperienza. Noi con la Fiorentina abbiamo gestito la gara con intelligenza e usando esperienza, proprio come quando nella vita si accumula il vissuto e si trasmette giorno dopo giorno per crescere e migliorare. Noi dobbiamo, avendo tutti un anno in più sulle spalle, usare quell’esperienza maturata nel momento giusto: nella gestione della palla, nelle situazioni che si ripetono, quando andiamo in difficoltà… Sono tutte situazioni già vissute, bisogna riconoscerle e migliorare. Quello che mi aspetto domani è sempre la prestazione, cercando di migliorare la fase realizzativa. Come gestione della gara, a parte i primi e gli ultimi dieci minuti, siamo stati bravi. In quei primi e ultimi momenti invece abbiamo rischiato. Abbiamo fatto quattro pareggi consecutivi dopo undici partite di sole sconfitte e vittorie… il calcio è strano. Turnover? Cambierò solo chi devo cambiare per forza. Non ci sarà Dominguez perché è squalificato: mi dispiace perché a Firenze ho visto per la prima volta il ragazzo che abbiamo preso. Ha fatto la sua miglior partita da quando è a Bologna. Un altro che si sta comportando bene è Paz che fino ad ora ha avuto poche opportunità ma si è sempre allenato bene, e quando ha avuto le sue opportunità ha messo in campo qualità: mi sto ricredendo su di lui. Ha i suoi pregi e i suoi difetti ma è un giocatore affidabile. Sono contento anche per Dijks e Skov Olsen che si stanno riprendendo».

MOMENTO – «A Firenze non mi sono piaciuti gli ultimi 10 minuti perchè sembrava non stessimo giocando per vincere. Dopo la gara mi hanno detto che queste partite qualche anno fa si perdevano, io credo che però si vincevano anche. Bisogna osare, prendersi quei rischi che servono per vincerle. Negli ultimi dieci minuti a Firenze ci siamo quasi accontentati e questo non mi è piaciuto. Avrei voluto vedere una squadra che provava a vincerla, anche se le occasioni per farlo le avevamo avute anche prima. Dipende sempre tutto da quello che vuoi fare, io sono sempre per cercare di vincere anche se puoi rischiare di perdere».

UDINESE – «L’Udinese è una squadra forte, che ha tutto: tecnica, fisicità, velocità. In attacco sono bravi, dietro sono forti fisicamente. Ti concedono poco, attaccano sempre con 5 o 6 giocatori, hanno Lasagna, De Paul, poi si è fatto male Pussetto ma hanno tante altre soluzioni. Anche dietro hanno un grande organico, sono una squadra completa. Se vogliamo fare risultato domani dobbiamo fare una grande prestazione e anche se ci concederanno poco dovremo essere bravi a sfruttare le occasioni che ci si presentano».

BARROW DALLA PANCHINA – «Potrebbe essere, perché abbiamo i cambi adeguati. Vignato per quello che ha fatto si merita di partire dall’inizio, o domani o sabato sicuramente partirà titolare e questo non per Barrow ma perché Vignato se lo merita».

SPREGIUDICATEZZA – «La deve trasmettere l’allenatore, con il lavoro di tutti i giorni, inculcando questa mentalità e facendo capire che non bisogna arrendersi. Se vado a Milano a giocare per lo 0-0 io non sono contento, perché per me si scende in campo per vincere. Ogni partita è a sè e bisogna sempre fare di tutto per portare a casa la vittoria, con la massima convinzione. Quando non succede bisogna fargli capire che così non va bene. Dopo lo 0-0 di Firenze anche io ho detto ai ragazzi che andava bene come risultato perché comunque avevamo giocato contro una squadra forte… però ho anche detto che potevamo vincere, visto quanto abbiamo creato e dominato la partita. La mentalità deve essere quella di non accontentarsi e gestire la partita. Ci vuole tempo per arrivarci, ma quando succedono queste cose bisogna fargli capire che non va bene. Il pareggio mi sta bene se l’altra squadra domina, non ti fa giocare, non se la prestazione la fai tu».

MERCATO – «Non abbiamo parlato di mercato, l’ho sentito solo il primo dell’anno assieme alla squadra per farci gli auguri. Paz? Vedremo quello che succede. Aspettiamo di capire se Denswil va via perché in quel caso, al di là di Paz, qualcuno dovremo prenderlo».

ATTACCO – «Ci sono Barrow e Palacio, poi Vignato e in futuro Vergani. La questione si gestisce scontandogli qualche minuto. Per esempio facendo un po’ di turnover ma a partita in corso. Una partita giocherà di più uno e la partita dopo il contrario… come con il misurino della farmacia».

ORGOGLIOSO – «Io sono stato molte volte orgoglioso di loro, anche volte in cui non abbiamo vinto. Poi ci sono stati anche momenti in cui mi hanno fatto incazzare. L’ultima volta che mi hanno fatto sentire orgoglioso di loro è stata quella con l’Atalanta, perché sono riusciti a pareggiare una partita in rimonta, con tutte le difficoltà delle partite precedenti e le assenze. Siamo stati bravi, non abbiamo mollato e siamo riusciti a pareggiare sull’intensità e sulle caratteristiche di una squadra che è nettamente più forte. Questa è stata l’ultima volta, ma ce ne sono state tante altre. I ragazzi mi hanno reso più volte orgoglioso e devono continuare così»