Il tecnico del Bologna, Sinisa Mihajlovic, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Marassi contro il Genoa.
UDINESE – «Devo ripetere quello he ho detto dopo la partita e provo a spiegarmi meglio: finché eravamo 11 contro 11 non c’era stata partita, penso che la avremmo portata a casa quasi sicuramento. Dopo in 10 abbiamo sofferto e alla fine il pareggio è stato giusto. Mi rode aver preso gol nel recupero, ma se lo avessimo preso prima magari avremmo anche perso. Ho parlato anche con i ragazzi, ho fatto i complimenti per il primo tempo e per come abbiamo difeso nel secondo. Quello che dobbiamo migliorare è il giocare in 10, perché non possiamo smettere di attaccare e pensare solo a difendere. Sono sicuro che se in quel momento fossimo stati in svantaggio avremmo provato a offendere. Noi giochiamo a calcio e dobbiamo farlo vedere. Noi dobbiamo imparare a sacrificarci di più anche se siamo in inferiorità, lo hanno fatto in fase difensiva ma non in fase offensiva. La mia squadra deve continuare a giocare a calcio, anche in 10, prendendosi qualche rischio in più per vincere. Questa deve essere la mentalità».
ARBITRAGGIO – «Con l’arbitro mi sono arrabbiato perché ho avuto la fortuna o sfortuna di assistere la settimana prima all’arbitraggio di Orsato e ho visto quanto parla con i giocatori, come spiega le situazioni. Ayroldi nei primi 10/20 minuti non fischiava e mi piaceva, poi ha iniziato a fischiare tutto. C’è un abisso tra un tipo di arbitraggio e l’altro e non mi sembra giusto che in serie A ci sia questa differenza. L’arbitro deve avere una buona gestione psicologica della gara, tutti sono buoni ad ammonire, ma bisogna anche capire i momenti. Non esiste che ogni fallo sia un’ammonizione. In squadra non ho dei picchiatori, giochiamo a calcio e non andiamo a menare. Gli arbitri dovrebbero fare tutti come Orsato: spiegare, capire le situazioni. Io ho fiducia negli arbitri, so che abbiamo arbitri bravi, però a volte certa cose non mi stanno bene e non posso star zitto. Cerco di spiegare il mio punto di vista e credo che molti del nostro ambiente lo condividano».
GIOCATORI – «Sono tutti stanchi. È la terza partita in sei giorni e so che non tutti possono darmi il 100% per 90 minuti, ma gli chiedo di darmelo per il tempo che riescono. Faremo qualche cambio sicuramente. In difesa siamo un po’ in difficoltà. Dijks è da un anno che non gioca, e alla terza partita in sei giorni rischia di farsi male, poi Calabresi… Sicuramente cambieremo qualcosa ma so che tutti daranno il massimo».
DE SILVESTRI – «Se lo recuperiamo? Penso di no, così mi hanno detto».
SOUMAORO – «Lo abbiamo preso perché è andato via Denswil, per ora è un cambio numerico. Lo conosciamo dall’anno scorso, contro di noi fece bene. Però negli ultimi tempi ha giocato poco. Ora come gerarchie parte dietro Danilo, Tomiyasu, Paz… Poi nel tempo se sarà bravo a scalarle vedremo. Per ora ha fatto 3 partite in campionato e 3 in Europa League, sicuramente fisicamente non sta ancora bene, anche pensando al tipo di gioco che facciamo. Tutti abbiamo fiducia in lui e ringrazio la società che ha puntato su un giocatore che se tutto va come deve andare si dimostrerà un ottimo acquisto».
GENOA – «Sono una buona squadra. Hanno 12 punti perciò è come tutte le altre una partita difficile. Noi andiamo la per vincere, seguendo i nostri principi, convinti che giocando come stiamo facendo otterremo buoni risultati. Sarà una partita combattuta, loro hanno buoni giocatori, ma non ci preoccupiamo più di tanto dell’avversario. Io penso più alla mia squadra».
DESTRO – «Sono contento per lui, spero che domani non segni però o che lo faccia quando noi saremo già in vantaggio. Negli anni precedenti al mio arrivo a Bologna non ha fatto quello che doveva, poi quando sono arrivato io ha cercato di alzare l’intensità, di mettere in campo la voglia, ma si faceva spesso male e non è riuscito a trovare continuità. A me Mattia è sempre piaciuto, però non è riuscito a fare bene qua e la scelta è stata quella di andare. Gli attaccanti vivono di gol e nel momento in cui segnano riprendono fiducia. Nel mio periodo a Bologna è stato sfortunato, non era abituato a allenarsi in quella maniera e ha faticato».
DOMINGUEZ – «Gli manca solo il gol. Deve fare quello che ha fatto a Firenze, inserirsi bene coi tempi giusti e aumentare la percentuale realizzativa».