Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, ha parlato così in conferenza stampa alla vigilia del derby degli Appennini contro la Fiorentina.
FORMAZIONE – «Skov Olsen e Svanberg sono convocabili, vediamo. Sicuramente qualcosa cambieremo rispetto alla partita con il Lecce. Ancora non ho deciso i titolari. Chi in attacco? Devo decidere tra Barrow e Santander».
OBIETTIVO – «Ci sono 6 punti in palio, punteremo a prenderli tutti. Io non gioco per pareggiare, io gioco per vincere e in questo caso arrivare a 52 punti. Poi magari non ci arrivo ma parto con il non accontentarmi. Ringrazio i giocatori e lo staff perché è il secondo anno di fila che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. Prossimo step è quello di cui parliamo da un po’, dobbiamo passare da lottare per una salvezza tranquilla a lottare per un posto in Europa. Dobbiamo cambiare atteggiamento mentale, soffrire meno emotivamente, stare più tranquilli. Sono convinto che il prossimo anno potrà essere migliore»..
I DUE TALENTI – «Credo che Chiesa sia un po’ più avanti oggi rispetto a Riccardo, che anche se dopo il lockdown non ha brillato resta un giocatore importante per noi e sarà importante anche per la Nazionale. Dipende molto da lui. Sarà un bel duello se dovessero giocare entrambi».
MIGLIORAMENTI – «Devo dire che qua io e il mio staff abbiamo sempre cercato di valorizzare i giocatori. Anche qui ci sono giocatori cresciuti come Tomiyasu o come Schouten o anche Svanberg. Orsolini, nonostante tutto, ha fatto bene in questo anno e mezzo. Barrow ha fatto tanti gol. Magari ci sono quelli più in difficoltà come Sansone però sono tutti giocatori che sono migliorati anche caratterialmente».
STAGIONE – «Non guardiamo il piazzamento finale, guardiamo il percorso di tutta una stagione che è la cosa più importante. Non abbiamo mai rischiato di trovarci nelle parti basse della classifica ed è stato un salto positivo, fatto nonostante la mia malattia e la mia assenza. Giocatori e staff sono comunque riusciti ad ottenere una linea. Se finiremo decimi, noni o undicesimi questo non lo so ma non è importante. Poi se mi chiedete se si poteva far meglio rispondo di sì, ma si poteva fare anche peggio. Ora cerchiamo di finire bene queste due partite poi faremo i conti per bene».