Sinisa Mihajlovic ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida esterna contro il Milan.
FUORIGIOCO – «Penso ci voglia più tolleranza perché così ci va di mezzo lo spettacolo. Annullare un gol perché si ha un naso in fuorigioco o una spalla in fuorigioco mi sembra troppo anche se le regole parlano chiaro. Secondo me bisogna cambiare, bisogna inserire un margine oltre il quale diventa fuorigioco. Però una delle cose positive del VAR è proprio il fuorigioco, che viene segnalato anche solo per un millimetro. A noi è successo spesso, sia a favore che contro: bisogna adattarsi ma spero che per il futuro cambi qualcosa».
DIFESA A 3 – «Abbiamo scelto questo assetto perché così potevamo andare a pressarli più alti. Nel primo tempo ho sbagliato a sistemare la squadra in campo perché pensavo di scalare meglio sul loro secondo centrale e invece non siamo mai arrivati in tempo. Negli spogliatoi abbiamo rimesso la squadra a posto piazzandoci uno contro uno e giocando più avanti e con coraggio. È stata una bella reazione dopo la gara con il Parma, con il Milan ci serve una conferma. Soprattutto mercoledì c’è stato un cambio di atteggiamento mentale che dobbiamo portare più a lungo possibile e per più partite possibili. Quando noi abbiamo la palla e ci sentiamo sicuri diventa tutto più facile, dobbiamo imparare a non farci prendere dall’ansia e saper gestire rimanendo lucidi. Con l’organizzazione e la mentalità riusciamo ad abbassare il gap tra noi e le squadre più forti».
AMICIZIA CON IBRAHIMOVIC – «Quando giocavo nell’Inter e lui nella Juve in campo abbiamo litigato, poi quando è venuto a Milano abbiamo fatto amicizia complice l’origine slava in comune. Non lo so cosa succederà l’anno prossimo, al di là di tutto l’amicizia rimarrà. Speriamo che domani abbia un occhio di riguardo verso di me che sono un povero malato».
RAMMARICO – «Non solo per le ultime. Con Cagliari, Parma e Napoli abbiamo preso 3 punti ma abbiamo creato tanto e per questo sono pochi. Di solito una grande squadra quando non gioca bene pareggiano o vincono 1-0 ma quando gioca bene vince largo. Noi purtroppo giocando bene non riusciamo a vincere. Perciò bisogna riflettere su questo anche se i ragazzi hanno dato il massimo. Comunque manca ancora tanto, vediamo cosa succede a partire da domani».
MERCATO – «Non mi va di parlarne ora. Parleremo del mercato quando sarà finito il campionato. Poi magari gli acquisti saranno uno o cinque, dipenderà dai ragazzi cosa mi faranno vedere in queste ultime partite. Sono tutti sotto esame. Chi se lo merita rimane, chi non mi dà garanzie se ne andrà. Sappiamo che quanto fatto finora non basta per andare in Europa. Poi è chiaro che l’obiettivo deve indicarlo la società, io cercherò di adeguarmi anche se il mio è fare una coppa europea».