Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, nella quale ha parlato anche della sua positività al Covid-19: «Dopo quello che ho passato da luglio a gennaio nei sei mesi di lotta quotidiana contro la leucemia, con tre ricoveri, altrettanti cicli di chemio e un trapianto di midollo, il Covid è stato come bere un bicchiere di acqua. Anche perché sono stato totalmente asintomatico, non mi sono accorto di nulla. Ma questo non significa che la malattia non esista. Non faccio parte dei negazionisti o di chi sostiene che sia solo una influenza o anche meno. Dati e numeri di ricoveri e decessi, dimostrano che sicuramente il virus oggi è molto meno violento di prima, ma considero grave e irrispettoso nei confronti di chi ha sofferto, di chi è morto e di chi ha perso amici e familiari, sostenere che il Covid non sia un virus che può essere molto pericoloso».