Bologna, Orsolini: «Devo molto al mister, gli voglio bene»

by Redazione Cronache
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Riccardo Orsolini, attaccante del Bologna, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, parlando anche del suo futuro.

RESTARE A CASA – «Un po’ di paura ce l’ho. Ma so che quando ne usciremo, saremo più tolleranti e generosi. Leggo, guardo la tv, sono e resto in casa con la mia fidanzata, a volte gioco on-line a playstation e a Pro-club con Corbo, Di Francesco e ragazzi della Primavera: ho un avatar che è più scarso di me. Sa cos’ho fatto l’altroieri col tapis-roulant? L’ho usato per mimare una corsa sotto la Curva Bulgarelli dopo un gol. E ho esultato. Ho una voglia di calcio pazzesca».

ATALANTA – «All’epoca non ero pronto. Giocavo poco, una gara ogni sei, e quando entri vuoi dimostrare tutto il tuo mondo: e t’impappini. Da allora a oggi, comunque, sono cambiato tanto. Mi sento meno bambino. Sono capace di affrontare di petto le situazioni. Se c’è un problema ora lo dico. Ho imparato a rispettare educatamente tutti ma anche a farmi rispettare».

SINISA – «Giocavamo una amichevole contro una squadra tedesca. Mi cambiò. Cominciai a sclerare e sbagliai. Sinisa vide tutto dall’ospedale, mi ha beccato. Mi chiamò: “Non voglio che tu faccia questa cazzate, sai quanto tengo a te, devi avere rispetto di tutti”. Ho chiesto scusa. Ho imparato. Scherzando mi dice: “Non saresti un c… senza di me”. Fra me e lui si è creata una chimica che non mi aspettavo: il suo arrivo è calzato a pennello, mi ha acceso la luce sì. E gli voglio bene».

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EURO 2020 – «Capisco il rinvio, ma sono sincero: ho rosicato. Ci credevo, mi piaceva immaginare la vita dentro una manifestazione così, in azzurro. Mancini? Non mi aveva detto nulla, ma ero ansioso di giocarmela. Continuerò a farlo».