Walter Sabatini, coordinatore di Bologna e Montreal Impact, ha parlato così ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
FUTURO – «Ho rinnovato il contratto. L’Europa oggi è solo slogan e non vogliamo tirarlo fuori, vogliamo essere qualcosa di duraturo e non di effimero. La nostra Europa è quella di finire la stagione con Sinisa Mihajlovic in panchina».
LA PROPRIETÀ – «Saputo è un top: ha creato due club con eguale dignità, ha valori straordinari, ha perso molti soldi e non si è sentito un lamento. Sarà un mercato correttivo delle carenze, perché ci sono negatività correggibili. Non voglio ingannare nessuno: il Bologna non passerà mai dal calciomercato per essere grande, ma tramite un modo di essere e pensare. Una regola: duratura. Occhio: con questo non dico che il Bologna farà solo giocare i giovani per arrivare 15°. No. Noi vogliamo essere attori, non spettatori. Essere una narrazione che duri. Non ho bisogno di farmi vedere in giro, di essere invadente».
MERCATO – «De Silvestri è una possibilità: ha esordito con me nella Lazio, ragazzo di totale affidamento. Kolarov? No. Lyanco è Lyanco solo con Sinisa: dovrebbe capirlo e volerlo fortemente. Colley o Soumaoro? No. La squadra dell’anno prossimo non si discosterà molto da questa: in più un 9, un terzino destro e un centrale. Denswil? Non va via. Santander? Dobbiamo trovare una situazione in cui si metta una maglia per giocare. Se lui vuole: noi non cacciamo nessuno. Arriva un Okaka o un Eder? Un Palacio con meno anni. Eder? Ottimo, ma non verrà. Skov Olsen, Svanberg e Baldursson? Mai andranno via in prestito. Cessione definitiva solo per un’offerta scandalosa. Tomiyasu e Orsolini non si toccano. Per Tomi è arrivata un’offerta dall’Italia di oltre 20 milioni, non dalla Roma: è poco, fra l’altro».
GIOCATORI – «Barrow quando tocca palla è ristoro dell’anima. A Firenze, Joe Barone mi fa vedere un messaggio al cellulare del figlio: ‘Te l’avevo detto che quel Dominguez è buono’».