Serviva una vittoria ad entrambe per cercare di dare una svolta ad un periodo non positivo. Il Genoa di Motta e il Torino di Mazzarri arrivavano a questa sfida rispettivamente con 5 e 4 punti nelle ultime cinque giornate di campionato. Entrambe prive dei loro migliori realizzatori stagionali, Kouamé e Belotti, con un Toro dall’attacco inedito e “leggero” formato dal tandem Verdi-Berenguer.
Succede tutto, o quasi, nel secondo tempo, perché l’unica azione degna di nota della prima frazione è l’occasione da gol sciupata da Ansaldi di fronte a Radu.
Al rientro dagli spogliatoi, all’appello del Genoa manca Ghiglione, costretto al forfait dopo uno scontro di gioco nel primo tempo. Ma è proprio il Grifone a diventare padrone del campo e a rendersi pericoloso nel giro di due minuti, tra il 56′ e il 58′, con i due legni colpiti da Agudelo prima (traversa) e Favilli poi (palo).
Proprio nel momento migliore dei rossoblu, al 77′, arriva il vantaggio del Toro su azione da calcio d’angolo e che gonfia la rete al primo vero tiro in porta: dalla bandierina cross di Verdi nel mezzo dell’area, Bremer salta più in alto di tutti e la sua incornata imperiosa finisce alla destra di Radu che si tuffa invano. Pochi minuti più tardi è ancora protagonista Verdi con una gran botta dai venticinque metri respinta in angolo dal portiere scuola Inter.
Il Genoa subisce il gol soprattutto sotto il punto di vista del morale e nel finale, con poche emozioni e tanta confusione, la formazione di Mazzari riesce ad amministrare il vantaggio senza correre rischi, nonostante l’espulsione del neo-entrato Edera.
Genoa che non sa più vincere e sprofonda ancora di più nella zona rossa della classifica: terzultimo a 10 punti con la Spal, che segue a un punto di distanza, impegnata domani a San Siro contro l’Inter, e il Brescia a quota 7 che però deve ancora recuperare il match casalingo con il Sassuolo.