Intervenuto a Radio Sportiva, Massimo Cellino, presidente del Brescia, ha commentato le accuse lanciate da Mino Raiola, agente di Mario Balotelli, in merito ai tamponi svolti dal club lombardo. Cellino si era espresso anche sulla vicenda Balotelli e su Tonali.: «Se facessimo tanti punti quanto i tamponi saremmo primi… Abbiamo speso 100 mila euro in esami nel giro di 10-12 giorni. Non capisco poi perché versiamo in tasse il 60% delle nostre entrate e non abbiamo diritto ad avere i tamponi dalle strutture mediche. Le società hanno parecchi problemi economici, i calciatori non vogliono capire che denari non ce ne sono e non bisogna avere vergogna di dirlo. Stiamo facendo un grosso sacrificio per non far crollare il sistema e stiamo facendo pagare il conto anche al pubblico senza chiedere scusa. Lo stadio deve tornare, il calcio senza pubblico non è calcio».