Nel corso dell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, il presidente del Brescia Massimo Cellino si è soffermato anche su altre tematiche.
BALOTELLI – «La scommessa l’ho persa di brutto. Io l’ho tentata, il resto l’ha fatto Mario. Brescia, il ritorno in Nazionale, gli Europei, casa, la madre, i fratelli, gli amici, ho pensato che le condizioni ci fossero tutte. Niente da fare. Mario vive al di sopra delle regole, oppure con regole tutte sue, gli dici una cosa e lui ne fa un’altra. Raiola ogni tanto mi chiede di dargli una mano per vedere se riesce a trovare un’altra squadra, ma io ho già i miei problemi. La squadra stessa in questo momento gli è distante. Non stiamo parlando di un ragazzino, Mario va per i trenta. Non vorrei arrivare alla rescissione, spero di non essere costretto a farlo».
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SERIE A – «Si deve giocare, e allora giochiamo. Ho detto ripartiamo pur sapendo che alla fine l’avrei preso in quel posto, io che ho i bilanci a posto, che non ho un debito con le banche, io che nel Brescia ho messo 45 milioni, se consideriamo il centro sportivo realizzato a mie spese. Adesso non ho alcuna intenzione di arrendermi, sono indietro di nove punti quando mancano dodici partite e la squadra sta bene. Spero solo di essere trattato meglio dagli arbitri, mi piacerebbe finire le partite in undici. Se retrocedo mi assumo le mie responsabilità, ci ho messo del mio».
NAINGGOLAN – «Difficile non volergli bene, l’ultima volta che ci siamo visti mi ha abbracciato forte. Io vi dico conoscendolo che Nainggolan torna alla Roma in estate, è il suo sogno. Lui è rimasto folgorato dalla città, dall’ambiente. Radja è capace di darti tutto».