Nella giornata di ieri il Brescia ha comunicato di avere nella propria rosa un calciatore risultato positivo al Covid-19. In un’intervista al Corriere della Sera il presidente dei biancazzurri Massimo Cellino ha parlato proprio di questo argomento.
POTENZA VIRUS – «A mio avviso la seconda ondata è peggiore della prima. Io ho avuto il virus ma senza sintomi, stavolta parliamo di giocatori che hanno 20 anni e sono a letto con la febbre. Abbiamo scoperto la positività del nostro calciatore perché era in vacanza e si era sentito male: per questo si è sottoposto al tampone. Quindi ho dato disposizioni a tutti di presentarsi in ritiro con test già effettuati: ho paura di radunarli nel centro senza analisi preventive. Poi come società provvederemo a organizzare il secondo tampone. Del resto sarei io il responsabile legale di un eventuale contagio nel gruppo».
IDENTITÀ – «Il calciatore non è Sandro Tonali, ma anche lui è in isolamento fiduciario in via precauzionale avendo avuto contatti con giocatori positivi».
PROFESSIONALITÀ CALCIATORI – «Abbiamo constatato nei mesi passati di poter limitare i danni usando attenzione, senza fare i cretini. Ora con due balli in discoteca i calciatori si sono infettati tutti».
TEMPO – «Ho impiegato 60 giorni per essere negativo, ecco perché mi chiedo come si possa programmare la prossima stagione. Prima di iniziare avremmo bisogno di regole certe, sapendo ad esempio se gli stadi saranno aperti o chiusi o se lo Stato ci concederà la defiscalizzazione degli stipendi. Dicevano che non volevo riprendere il campionato per paura di retrocedere e invece semplicemente facevo notare che i problemi dell’annata che ancora non si è ancora conclusa si rifletteranno anche sulla prossima».