Leonardo Semplici, allenatore del Cagliari, ha parlato in conferenza stampa presentandosi ai suoi nuovi tifosi.
CURA SEMPLICI – «Ho trovato una squadra moralmente un po’ abbattuta dopo le tante gare senza risultato, che ha rappresentato un’involuzione rispetto alle aspettative. Penso che il mio compito sia soprattutto mentale, per portare di nuovo la giusta determinazione per quella che dev’essere un’impresa».
PUNTI DI FORZA – «Questi ragazzi hanno dei valori che non sono ancora riusciti a dimostrare in questa prima parte del campionato. Ho accettato questa sfida per la piazza che rappresenta Cagliari, la sua storia e ho intravisto in questa rosa la possibilità di arrivare comunque all’obiettivo. Spero di portare insieme allo staff una ventata di entusiasmo e voglia di sovvertire questo momento».
SALVEZZA – «La sfida l’ho accettata perché credo nella salvezza, non è stata una questione di soldi o contratto. Voglio portare qui la mia tipologia di lavoro, ma soprattutto voglio offrire la mia professionalità. Credo di poter liberare mentalmente questi ragazzi da alcune problemi: la rosa del Cagliari e gli investimenti fatti mi fanno intravedere i mezzi per salvarci. Ci sarà da fare un campionato con 15 finali e così dovremo affrontare gara dopo gara. In allenamento ho visto dei ragazzi che vogliono ripartire, non c’è molto da battere su modulo o aspetti tattici ma sul carattere ora».
MENTALITÀ – «Pesa sempre l’aspetto della testa: ho rivisto alcune gare e ho visto una squadra che giocasse con il freno a mano tirato. Ma non per colpa di Di Francesco, che è un grande tecnico e che stimo e saluto. L’aspetto principale da curare ora sarà mentale, dobbiamo avere un approccio diverso di quello visto fino ad ora».
COSA SERVE? – «Mi ripeto serve una mentalità che ci lasci concentrati su tutti gli episodi. Sto preparando i ragazzi a quella malizia, la giusta conoscenza per preparare la gara per 90 minuti, facendo gioco ma dando equilibrio alle due fasi».
CAMBIAMENTI E NAINGGOLAN – «Voglio dare poche indicazioni ma precise, come modulo continueremo sulla falsa riga di quello già visto nelle ultime settimane. Ci saranno le mie idee ma non credo alle rivoluzioni, ho una rosa di grande valore ma non credo che il posizionamento di un singolo giocatore possa cambiare il risultato finale. Ho trovato grande disponibilità da parte dei ragazzi. Ho chiesto loro di migliorarsi per questo cammino in salita».
NORMALIZZATORE – «Non mi piace troppo come etichetta, ma mi auguro di riportare entusiasmo. Voglio far esprimere al meglio tutti, questo sì. Dobbiamo avere spirito di rivalsa, qualcuno può ritornare campione: voglio raggiungere l’obiettivo che ci siamo dati».
NANDEZ – «Nahitan può giocare in più soluzioni, ha grande intelligenza e stiamo valutando vari aspetti. Vedremo da qui a sabato, quando certamente avrò le idee più chiare. Con i cinque cambi possiamo intervenire tanto, ma mi auguro che questo non sia sempre necessario. In rosa Non c’è un giocatore con caratteristiche simili a Schiattarella, qui ho più giocatori di gamba»
GOL PRESI ALLO SCADERE – «Credo dipenda solo dall’attenzione. Ma voglio parlare di equilibrio, stiamo cercando di intervenire in questo senso, così da avere massima concentrazione nelle due fasi nei momenti cruciali della partita».
ANALOGIE CON LA SPAL – «Di quel periodo e di quella gara contro il Crotone mi ricordo il risultato finale, nel periodo forse più brutto ma che ci ha dato grandi soddisfazioni. Il primo anno tutti ci davano per retrocessi alla Spal, e forse qualcuno lo sta dicendo anche di questo Cagliari e poi non è successo: vogliamo ribaltare questo pronostico. Quello che ho ottenuto fin qui è stato grazie alla mia voglia di mettermi in discussione. A Ferrara ho puntato tanto sull’unità del gruppo, questa è la base. Non giochiamo solo per il Cagliari ma rappresentiamo una terra intera e anche i giocatori devono sentirlo. Questa è una squadra con una storia particolare».