Tommaso Giulini, presidente del Cagliari dal 2014, attraverso i taccuini di Forbes ha voluto presentare i progetti futuri della società sarda.
INIZI – «Siamo ancora nell’anno del centenario e dell’anniversario dei cinquant’anni dallo scudetto, ma ho imparato a volare basso. Quando ho preso il club nel 2014 ho subito lo shock della retrocessione al primo anno. Un colpo forte, non facile da assorbire. Il sogno è quello di giocare nel nostro stadio la stagione 2023/2024».
VIVAIO – «Il Cagliari è una società particolarmente legata all’identità territoriale, nonché radicata all’interno di esso. Per questo abbiamo sempre cercato di rafforzare il legame puntando sui giovani del nostro vivaio. Come è stato per Barella, come è per Carboni. Credo sia una scelta bella e importante».
FUTURO – Il futuro è incerto. Impossibile parlare di abbonamenti. E l’impatto della pandemia già si è fatto sentire economicamente.
FUTURO SOCIETARIO – «L’obiettivo primario è mettere in sicurezza dal punto di vista finanziario il club. La società, al netto dell’emergenza può continuare a contare su una struttura finanziaria solida e sostenibile. A volte competere con delle squadre che hanno alle spalle società che garantiscono con un budget di tre, quattro, cinque volte superiore è dura. Però in Italia c’è un esempio tangibile. L’Atalanta è la testimonianza che con una progettualità seria i sogno possono realizzarsi».
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