Il calcio si prepara a cambiare alla prova del coronavirus e uno degli aspetti più innovativi sarà quello relativo al numero futuro di sostituzioni. Come paventato da tempo e come sottolineato oggi da La Gazzetta dello Sport, è all’orizzonte l’eventualità 5 cambi (in tre «slot») in 90 minuti, addirittura 6 se si andrà ai supplementari.
Una novità applicabile a quasi tutte le partite fino al 31 dicembre 2021. Una misura temporanea che potrebbe diventare una regola del calcio. Ieri la Fifa l’ha proposta all’International Board che dovrebbe approvarla entro fine maggio, prima comunque dell’eventuale ripartenza dei tornei. Una misura non obbligatoria, a discrezione degli organizzatori, dalla Figc all’Uefa. Ma sarà difficile dire no, visto che è stata pensata proprio per alleviare il carico di partite estive. Un portavoce di Zurigo ha precisato: «Il primo obiettivo della Fifa è la salute. Il calcio potrà ripartire soltanto quando le autorità e i governi dichiareranno che non ci sono rischi sanitari. Nel caso, per evitare il potenziale aumento di infortuni, sarà autorizzato un numero più ampio di cambi».
Come funzionano i 5 cambi
Per evitare che la sostituzione diventi un’arma tattica per spezzare il gioco o per guadagnare tempo andranno rispettati i tre «slot». Per cui i tecnici potranno chiedere due sostituzioni doppie: 2+2+1, 2+1+2 e 1+2+2: le tre possibilità in 90’. In una partita che va ai supplementari (nei quali è ammesso già il quarto cambio) si potrà arrivare a 6 sostituzioni.
La storia delle sostituzioni
L’ultima novità relativa alla «storia delle sostituzioni» risaliva al 2016: venne autorizzata la quarta sostituzione nei supplementari ai Giochi di Rio (e in Champions nel 2018-19). Il terzo cambio risale al 1995. L’anno prima, nel ’94, era stata introdotta la possibilità di tre sostituzioni, ma una era il portiere. Il primo cambio della storia risale all’11 ottobre 1953, qualificazioni al Mondiale ’54: in Germania-Saar (oggi länder tedesco), al 38’ del primo tempo, Eckel subentrò a Gottinger. Ne abbiamo fatta di strada (e di cambi) da allora.