Potremmo definirla ‘la trattativa del secolo’, quella che aveva portato Cristiano Ronaldo al Real Madrid nell’estate del 2009. Novantaquattro milioni di euro versati dai blancos nelle casse del Manchester United.
Alla presentazione al Bernabeu, il numero uno delle Merengues era già Florentino Perez, ma i primi incontri con il portoghese e Sergio Mendes vennero imbastiti dal predecessore, Ramon Calderon.
L’ex presidente del Real ha raccontato, a proposito, un curioso retroscena della trattativa. Ecco le sue parole all’emittente libanese Al Mayadeen.
«La trattativa con il Manchester United è stata complicata. Loro ovviamente non volevano perdere il giocatore, però Ronaldo aveva già raggiunto un accordo con me: voleva venire al Real Madrid. C’era però una figura che si opponeva, ovvero Sir Alex Ferguson, il quale non voleva che CR7 venisse da noi: il Real Madrid non gli era simpatico, lo vedeva come un club che aveva conquistato tutto quello che lui avrebbe voluto conquistare. Il Manchester United ha vinto tanto, il Real molto di più: ecco perché Ferguson lo offrì al Barcellona.
Però Cristiano mise le cose in chiaro, dicendo che aveva già firmato un accordo con Ramon Calderon per andare al Real Madrid. E così fu. In quell’occasione avevamo stipulato anche una clausola secondo la quale, se una delle due parti non avesse rispettato l’impegno, avrebbe dovuto pagare una penale di 30 milioni di euro all’altra».