L’Isola d’Elba, la terza isola più grande d’Italia dopo la Sardegna e la Sicilia, nel 2015 ha scritto la storia del calcio italiano. Si trova in Toscana ed è tutta in provincia di Livorno. Le sue squadre giocano tutte tra la Seconda alla Terza Categoria toscana, ma non è sempre stato così, perché trovandosi su un’isola, come tutte le squadre isolane, incontra mille difficoltà.
Salto indietro di 9 anni. È il 2015, anzi per la precisione è la stagione 2014/2015. In Toscana accade un caso anomalo: le squadre della provincia di Livorno che giocano in Terza Categoria, dopo le promozioni della stagione precedente, sono rimaste soltanto due. E quindi vengono aggregate al girone pisano per riuscire ad avere un numero equo di squadre per il girone pisano di Terza Categoria, dove in ogni parte d’Italia il numero di squadre che prendono parte ai vari gironi provinciali o regionali varia di zona in zona.
Sorge un problema: le squadre pisane non vogliono andare a giocare sull’Isola d’Elba, è un costo che non possono sostenere. Bisognerebbe ogni volta arrivare in provincia di Livorno per prendere il traghetto, poi spostarsi sull’isola per raggiungere i vari campi. Insomma, niente da fare. Un costo che chiaramente, al contrario, le società elbane affrontano da sempre a ogni trasferta in provincia di Livorno.
Le cinque squadre elbane vengono inserite quindi in un unico girone che si svolge esclusivamente sull’Isola. Sono 5: sono la Luigi Martorella, che rappresenta una piccola frazione dal nome San Piero nel comune di Campo nell’Elba, poi il Porto Azzurro, il Capoliveri e il Rio nell’Elba che rappresentano i rispettivi comuni e la Dinamo Procchio, che rappresenta una piccola località balneare nel comune di Marciana.
Si parte a fine gennaio e si finisce prima di Pasqua. Una squadra riposa e per ogni giornata ci sono soltanto due partite. Certo, non il massimo. La Luigi Martorella vincerà con 17 punti in 8 partite, a +3 sul Porto Azzurro. Per fortuna, le squadre elbane riusciranno a uscire dall’isola e tornare sulla terraferma negli anni successivi, come accade ancora oggi. Ma quello dell’Elba 2014/2015 rimarrà per sempre un campionato unico nel calcio italiano.