Il rocambolesco pareggio con il Sassuolo ha confermato una cosa: che il Napoli è una squadra debole, almeno in quanto a mentalità. Gli azzurri, infatti, nonostante una partita tutt’altro che eccezionale, si erano ritrovati in vantaggio a pochi minuti dalla fine. La pessima gestione della rimessa laterale che ha generato il contropiede che ha portato al calcio di rigore finale – segnato poi da Caputo – è la cartina al tornasole di questa fragilità. Quando c’è da prendere una decisione, anche quella più banale e scontata, i calciatori non sono lucidi. Una colpa, questa, imputabile solo in parte a Gennaro Gattuso.
Il tecnico – anche da calciatore – ha sempre mostrato una grinta e una propensione al lavoro invidiabili. Lo dimostra quello che è successo ieri in allenamento: secondo Sky Sport, Rino avrebbe allontanato dalla seduta – per la seconda volta in stagione – un Mario Rui poco concentrato. All’ombra del Vesuvio non c’è da star tranquilli, mai, figurarsi durante una stagione così altalenante. Intanto, il presidente De Laurentiis sarebbe giunto al limite della sopportazione. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, il patron vede la sfida contro il Bologna come l’ultima spiaggia per Gattuso. Un match, dunque, da dentro o fuori. Sì, perché mentre il Napoli lotta alla ricerca di se stesso, le altre contendenti al quarto posto alle volte scivolano: ed è in questo contesto che i partenopei avrebbero dovuto vincere match – almeno sulla carta – più agevoli, come contro Genoa, Verona e Sassuolo. Chissà che l’amico Sinisa non giochi un brutto scherzo a Gattuso.