La Salernitana torna in A dopo più di 20 anni di astinenza. I granata, dopo la vittoria contro il Pescara, si sono assicurati il secondo posto matematico in B, che significa promozione nella massima serie. A guidare la Salernitana c’è un allenatore che in A ci è già stato e che quest’anno ha avuto un ruolo da protagonista, Fabrizio Castori.
L’allenatore marchigiano, in attività dal 1980, è stato il fautore principale di questa promozione, così come nel 2014 con il Carpi. Nonostante nell’ultimo mese Castori sia stato poco presente in panchina, a causa del Covid che lo ha costretto a casa, la Salernitana è riuscita ad ottenere i punti necessari per la promozione.
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Così come con la Salernitana, anche con il Carpi la promozione in A fu una piacevole sorpresa, che non rientrava tra gli obiettivi precampionato. La squadra modenese infatti aveva nel mirino una salvezza tranquilla, trasformata poi in un sogno al momento irripetibile. A 4 giornate dalla fine, il Carpi era matematicamente in A, primo in classifica, capaci anche di far registrare la miglior difesa del campionato, in una di quelle stagioni che entrano nella storia del club.
In Serie A
Il primo approccio di Castori e del Carpi in serie A, però, non è stato dei migliori. Con soli 2 punti in 6 gare, Castori viene esonerato, salvo poi essere richiamato dopo poco più di un mese. Castori con il Carpi in Serie A realizza 38 punti, che non bastano per salvarsi.
L’ultima giornata risulta decisiva per stabilire la terza retrocessa, che si aggiungerà a Frosinone ed Hellas. Questi ultimi ospitano proprio il Palermo, che a parità di punti in classifica scenderebbe in B per la peggior differenza-reti rispetto al Carpi. La formazione di Castori gioca invece a Udine, dove i bianconeri – già salvi – preparano l’addio di Antonio Di Natale. Il Carpi vince 2-1 in Friuli, contro l’Udinese di Bruno Fernandes, Zapata e Di Natale, ma non basta per salvarsi.
L’ultima di Castori e del Carpi in A
CARPI (3-5-1-1): Colombi; Zaccardo, Suagher, Gagliolo; Sabelli, Crimi (dal 14′ s.t. Porcari), Bianco, Martinho (dal 41′ s.t. Cofie), Pasciuti; Verdi (dal 37′ s.t. Di Gaudio), Lasagna.
Il miglior marcatore di quella squadra è uno dei pochi che è rimasto del giro della Serie A, Kevin Lasagna, con 5 gol.
Quel Carpi può vantare di un record di imbattibilità a San Siro. Due i punti guadagnati dai modenesi a Milano, contro Inter e Milan, rispettivamente 1-1 e 0-0.
Simone Verdi, acquisto di gennaio dal Milan, ha totalizzato solo 8 presenze, segnando 3 gol.
In quella squadra si ricorda anche Marco Borriello, autore di 4 gol e ceduto a gennaio all’Atalanta.
Vid Belec è stato il portiere titolare di quell’anno, con 30 presenze, nonostante la folta concorrenza di Benussi, Brkic e Colombi.