Che fine ha fatto l’hacker che ha truffato Stefan De Vrij?
Si è finalmente conclusa la lunga indagine su una delle truffe più clamorose messe in atto nel mondo del calcio negli ultimi anni.
Nel giugno del 2016 si sta per completare il trasferimento del difensore olandese dal Feyenoord alla Lazio. Manca l’ultima rata dell’operazione, ultimata nel 2014, ovvero un bonifico internazionale di 2 milioni di euro da effettuare alla stessa banca orange a cui ci si è appoggiati per tutta la trattativa.
Un hacker si è inserito nella corrispondenza tra le due società e ha inviato una mail ai capitolini con un numero di conto corrente diverso rispetto a quello del Feyenoord. Medesima banca, stesse modalità di invio, solita carta intestata del club olandese, ma cifre differenti: i soldi spariscono.
Il Feyenoord bussò alla porta della Lazio per chiedere spiegazioni, scoprendo il raggiro. L’hacker francese fu accusato di frode internazionale, truffa e sostituzione di persona, mentre i due club si sono rivolti al Tribunale di Nyon per capire come procedere e chi sia civilmente in difetto. Secondo quanto riportato dal The Guardian, Hushpuppi e Woodberry sarebbero stati fermati dall’FBI a Dubai, e trasferiti negli Stati Uniti a seguito di un’altra operazione di polizia per una frode ai danni di migliaia di altre persone via mail.