di Giacomo A. Galassi
Arthur Henrique Ramos de Oliveira Melo – per tutti Arthur – è il nuovo oggetto del contendere tra Inter e Juventus per il prossimo mercato. Uscito allo scoperto quest’anno come uno dei talenti più brillanti del Barcellona, il brasiliano classe ’96 è arrivato ad un punto di maturazione molto alto della sua carriera, anche se – e questo non è da sottovalutare – i margini di crescita ci sono ancora. Per caratteristiche ricorda Rakitic, che nella nostra breve storia tornerà, pur con meno classe ma probabilmente con più fisico. Alto 1,72, è un motorino instancabile unendo alla grande corsa anche la tecnica brasiliana.
La crescita in Brasile
Cresciuto nei settori giovanili del Goias – squadra della cittadina che ne ha dato i natali – prima e del Gremio poi, si è mostrato al mondo con la Coppa Libertadores vinta nel 2017 dal Gremio. Da lì l’interesse del Barcellona, che per 30 milioni di euro più bonus nell’estate 2018 lo porta alla corte blaugrana. Il periodo di adattamento dura circa un anno, nel quale comunque gioca quasi la metà delle partite pur trovando il gol. È però nella stagione attuale che Arthur ha mostrato il meglio di sè.
L’esplosione nel Barcellona
Uno dei primi a restare impressionati da Arthur fu proprio Leo Messi, che definì il brasiliano il giocatore che più lo aveva stupito dell’intera rosa del Barcellona. Parole che hanno montato l’autostima di Arthur e convinto il Barcellona a preferire spesso e volentieri lui rispetto a Rakitic, relegato in panchina proprio a causa dell’esplosione del classe ’96. La stagione attuale lo ha visto andare in rete per ben 3 volte, una delle quali è stata una vera e propria perla contro il Villareal. Vedere per credere.
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La situazione contrattuale
Arthur è stato in grado di scalzare Rakitic dalle gerarchie, ma non per questo il suo futuro è deciso al Barcellona. Il Mundo Deportivo ha rivelato come la società catalana abbia aperto ai contatti con la Juventus, anche perché i bianconeri possono offrire di più per via di agevolazioni fiscali. Il contratto scade nel 2024, ma il suo futuro potrebbe essere in Italia.