Ha suscitato grande curiosità vedere il nome di Stefano Turati nella formazione ufficiale scelta dal Sassuolo per la partita contro la Juventus. Il portiere classe 2001 era già stato convocato nelle ultime sei partite, senza però mai scendere in campo. Oggi la grande occasione: con l’infortunio di Consigli e del secondo portiere Pegolo, De Zerbi ha scelto lui per difendere i pali della squadra neroverde.
Il passato
Nato a Milano, Turati è cresciuto nelle giovanili dell’Inter per poi passare al Renate a 17 anni. L’anno scorso il trasferimento al Sassuolo, dove ha vissuto da protagonista una stagione in Primavera con 21 partite in campionato. Infine quest’anno il salto definitivo: solo 3 partite in Primavera prima di essere aggregato alla prima squadra.
La prestazione
È stato il grande protagonista della partita pareggiata 2-2 dal Sassuolo contro la Juventus all’Allianz Stadium. Parate in quantità e gol subiti solo da Bonucci, con un grande tiro all’angolino dopo una deviazione, e Cristiano Ronaldo su rigore. Sul portoghese e Dybala le parate più belle: un misto di tecnica e potenza muscolare che ha permesso di mostrare le qualità migliori del repertorio.
Le sue parole
Evidente l’emozione nel post-partita. A DAZN il giovane portiere ha raccontato le emozioni vissute nella giornata allo Stadium: «Non so cosa dire, sto vivendo troppe emozioni. Sono sconvolto. È successo tutto velocemente, non me l’aspettavo, è stato incredibile. Per me è una soddisfazione enorme. La parata migliore? Quella su Ronaldo è quella più importante. Dopo il passaggio filtrante su Locatelli ho svoltato, mi ha messo un po’ a posto perché ero molto emozionato. È stato un onore giocare contro Buffon, quando ero ragazzo guardavo lui. Mi ha detto ‘bravissimo’ alla fine della partita, sono in una bolla, non sto capendo più niente (ride, ndr). La prima cosa che farò sarà abbracciare mia mamma».