6° – Pierluigi Casiraghi
L’ex CT dell’Under 21 azzurra fa il suo esordio in Coppa Uefa nel 1989-1990, alla sua prima stagione con la Juventus. In quell’edizione segna 4 gol in 11 presenze contribuendo alla vittoria del secondo titolo (dopo 14 anni), timbrando anche nell’andata della finale con la Fiorentina al Comunale di Torino (3-1). In realtà, per una questione puramente statistica, la sua miglior stagione a livello realizzativo è quella con la Lazio (’95-’96), quando segna lo stesso numero di gol, ma in altrettante presenze (4). Alla fine il conto è di 16 marcature in 43 apparizioni: una media di 0.37 a partita.
5° – Fabrizio Ravanelli
Penna Bianca, profeta in patria e all’estero. Infatti, 2 dei suoi 16 gol totali (in 33 presenze), nella storia della competizione, li realizza con la maglia dell’Olympique Marsiglia. Tutti gli altri arrivano, invece, durante il suo trascorso alla Juventus. Nell’edizione ’94-’95 ne mette a segno 9: non bastano. I bianconeri perdono la finale tutta italiana con il Parma: l’uomo decisivo è Dino Baggio, che segna un gol sia all’andata, sia al ritorno.
4° – Giuseppe Rossi
Pepito conta 17 gol in 42 presenze, 0.40 a partita. Esordisce nell’edizione 2006-2007 con il Parma, una sola presenza senza segnare, ma i ducali passano il girone e poi escono ai sedicesimi con lo Sporting Braga. La svolta arriva con l’approdo al Villarreal, dall’anno successivo. Nel 2010-2011, il Submarino amarillo arriva fino alla semifinale, ma il Porto di André Villas Boas (poi vincitore) è troppo forte: 7-4 tra andata e ritorno. Rossi segna 11 gol nel torneo, doppia cifra che però non è sufficiente per aggiudicarsi il titolo di capocannoniere. Radamel Falcao è un alieno e realizza 17 reti (una ogni 64 minuti giocati).
Con la Fiorentina, 6 presenze e 3 gol.
3° – Roberto Baggio
Prima apparizione con la maglia della Fiorentina, nel ’86-’87. Con i viola segnerà soltanto un gol, tre stagioni più tardi. La Coppa Uefa, per lui, è terreno di caccia durante l’esperienza alla Juventus, soprattutto nell’edizione ’92-’93 quando segna 6 gol in 9 partite, di cui due nell’andata della finale con il Borussia Dortmund al Westfalenstadion (1-3). I bianconeri trionfano anche grazie alle reti del Divin Codino e si portano a casa il trofeo per la terza volta. Seguiranno altre 3 reti con il Milan nel 1995-1996, ma i rossoneri vengono eliminati ai quarti dal sorprendente Bordeaux guidato dai giovani Zidane e Dugarry.
In totale, 18 realizzazioni in 42 presenze: 0.43 a partita.
2° – Francesco Totti
Forse è uno dei suoi record più sorprendenti. Pensiamo a Francesco Totti e ci viene in mente la Scarpa d’Oro, i 250 gol in Serie A, la rete al CSKA Mosca che l’ha consacrato come marcatore più anziano nella storia della Champions League.
Eppure il rendimento del Pupone in Europa League è stato spaventoso: 20 gol in 46 partite, preliminari compresi. Un altro grande primato di uno dei giocatori più importanti nella storia del calcio italiano.
1° – Alessandro Altobelli
Campione del mondo con la nazionale di Bearzot a Spagna ’82, Spillo è anche il miglior bomber italiano nella storia della Coppa Uefa/Europa League. I 25 gol totali in 58 presenze li segna quasi tutti con la maglia dell’Inter. Partecipa ad otto edizioni con i nerazzurri e ad una soltanto, a fine carriera (1988-1989), con la Juventus. Nel ’85-’86 raggiunge l’apice con 6 gol, portando la squadra di Mario Corso fino in semifinale, persa con il Real Madrid (4-7 tra andata e ritorno), che poi vincerà la Coppa.
Nonostante il suo grande contributo nella competizione, l’Inter non riesce mai a vincere il trofeo: il primo successo arriverà nel 1990-1991.