Come e perché funziona il modello Atalanta

by Redazione Cronache

Come fa l’Atalanta ad essere così in alto? È una domanda a cui prova a rispondere La Gazzetta dello Sport, spiegando il modello della società nerazzurra e come funziona. È tutto merito di Antonio Percassi, il cui motto è: «Pochi, ma buoni». Percassi non è solo l’a.d., è molto di più. Ora è anche uomo delle trattative: a lui, con Gasperini, l’ultima parola sugli acquisti. A muoversi sul mercato però sono il d.t. Sartori, regista di uno staff consolidato, e i due scout Zamagna e Cangini. Se la Dea anticipa tutti in Olanda e Belgio è merito del primo, vero e proprio giramondo.

Il vivaio

Poi c’è la questione vivaio, da sempre prolifico di giocatori importanti. Come dimenticare i vari Sportiello, Caldara, Kessié, Gagliardini, Spinazzola, Kulusevski: tutti nati e cresciuti nelle giovanili dell’Atalanta.

I riflettori di oggi

Chi ad oggi ha grandi prospettive sono Traore e Piccoli, gioielli che mister Gasperini ha già lanciato in Serie A. L’obiettivo è restarci, altrimenti andranno in prestito dove saranno seguiti da Giulio Migliaccio. Una rete che rende la Dea più ricca e forte in campo. Perché si va a mille all’ora partendo dall’alto.