Come sarà il nuovo DPCM? I piani del Governo per il Natale

by Redazione Cronache

Il Governo di Giuseppe Conte sta studiando nuove regole per le festività natalizie. Il DPCM attualmente in vigore, che ha diviso le regioni d’Italia in tre colori (gialle, arancioni e rosse), scadrà il 3 dicembre: dopodiché, l’esecutivo dovrà emanare un nuovo decreto o promulgare quello attuale.

La prima ipotesi al vaglio è proprio quella di prolungare l’attuale DPCM fino all’Epifania. Ma, come si legge sulle pagine de Il Corriere della Sera, ci sarà qualche differenza e ci potrebbero essere ulteriori restrizioni.

Spostamenti tra regioni

Una delle prime novità potrebbe riguardare gli spostamenti tra regioni, oggi vietati per andare nelle regioni rosse e arancioni se non per motivi di lavoro, salute e urgenza. In vista delle festività si stanno valutando deroghe per consentire ai congiunti che vivono in luoghi diversi di poter stare insieme. Una posizione che trova però molti contrari all’interno del governo, nel timore che possa ripetersi quanto accaduto l’estate scorsa con la mobilità libera e l’aumento dei contagi.

Divieto di sciare

Sarà inserito il divieto per le attività sciistiche. Esclusa la possibilità che durante le festività natalizie si possa andare in montagna o avere una libertà di movimento verso le località di vacanza. Palazzo Chigi ha reso noto che «si sta lavorando a una iniziativa europea, per prevenire le consuete “vacanze sulla neve”, che attirando appassionati degli sport sciistici e dei soggiorni in montagna, farebbero il paio con le vacanze spensierate, con serate in discoteca, della scorsa estate».

Attività commerciali

L’orario di chiusura dei negozi, nelle regioni in cui riapriranno, potrebbe essere prolungato fino alle 22 per consentire di diluire l’affluenza delle persone soprattutto nei giorni che precedono le festività. La discussione all’interno del governo riguarda le possibili deroghe di tutte le attività commerciali che si trovano in zona rossa e dunque rischiano di rimanere chiuse anche in un periodo dell’anno che potrebbe favorire la ripresa dell’economia. Si sta valutando anche la riapertura dei centri commerciali nel fine settimana e nei giorni festivi.

Coprifuoco

Al vaglio il possibile prolungamento del coprifuoco, che passerebbe dalle 22 attuali fino alle 23. È possibile che  si proroghi ulteriormente alle 24 soltanto il giorno di Natale per consentire la partecipazione alle celebrazioni religiose. In discussione rimane l’ora del divieto di uscire dalla propria abitazione la sera del 31 dicembre, escludendo comunque che possano esserci feste e banchetti per celebrare l’arrivo del nuovo anno.

Bar e ristoranti

Continueranno a rimanere chiusi dopo le 18. Il Governo ha deciso di confermare le restrizioni anche nelle zone gialle per limitare «le occasioni di “socialità allargata”, che di solito si accompagnano alle festività natalizie, con tombolate, festeggiamenti, veglioni». Rimangono valide le regole di massimo 4 persone a tavola e mascherina obbligatoria quando ci si alza.

Scuole

Fino al 7 gennaio è stata esclusa la riapertura delle scuole superiori in presenza, ma la questione divide il governo e gli scienziati. Si sta valutando di far tornare gli studenti in classe subito dopo le festività natalizie, ma non è affatto scontato anche perché sono in molti a temere una risalita della curva epidemiologica proprio a gennaio. Tra le questioni prese in esame c’è anche la possibilità di interrompere la Dad, la didattica a distanza, per gli studenti della prima e seconda media che vivono nelle zone rosse.