Dentro il Conceição allenatore: «Al Porto ha fatto un miracolo». E 10 anni fa con Fonseca…

by Giacomo Brunetti

«Conceição ha preso il Porto nel momento più difficile della sua storia e ha vinto 3 Scudetti», e pensare che 10 anni fa al Braga era stato proprio Fonseca a sostituirlo. 

Sergio Conceição ha trascorso gli ultimi 7 anni al Porto. Suo figlio gioca nella Juventus, ora allenerà il Milan. Dopo aver fatto i miracoli in Portogallo e Francia. «Non so quanti allenatori sarebbero riusciti a fare quello che ha fatto lui con quel Porto», ci racconta Carlos Freitas, direttore sportivo portoghese passato anche dalla Fiorentina alcune stagioni fa. Freitas è colui che ha lanciato CR7 ai tempi dello Sporting e conosce il calcio lusitano a menadito: «Conceição ha mostrato grande ricchezza tattica, vincendo sia con il 4-4-2 che con il 4-3-3».

Ci spiega una cosa «che in Italia è molto dibattuta, ovvero la tattica». Conceição ha fatto vedere che «per lui il modello è più importante del modulo». Ci fa degli esempi: «Al Porto ha giocato con due attaccanti forti in profondità, ovvero Aboubakar e Marega, ma ha vinto anche con centravanti più di appoggio come Taremi e Evanilson», quest’ultimo valorizzato e ceduto per quasi 40 milioni in Premier League. Ha vinto 10 titoli con il Porto, arrivando quasi sempre alla fase finale di Champions League: nessuno ci riesce con questa costanza in Portogallo. «Ha personalità», e qui Freitas ci fa un esempio: «Il portiere era Marcesin, che giocava anche in Nazionale argentina. Non si è fatto problemi a metterlo in panchina per lanciare il giovanissimo Diogo Costa, che ora è uno dei più forti d’Europa nel suo ruolo».

Conceição non guarda la carta d’identità: «Ha lavorato benissimo con i giovani, ma ha anche schierato una coppia difensiva composta dal quarantenne Pepe e dal trentasettenne Marcano, e ha vinto con loro». Questo dimostra che «è un allenatore che non guarda l’età, ma cosa puoi dare alla squadra». Ha valorizzato tanti talenti: «Pensare a Luiz Diaz, preso dalla Colombia e in 6 mesi venduto a peso d’oro al Liverpool. Ma anche Militão». Prima del Porto (dov’è arrivato nel 2017) aveva tentato anche l’esperienza all’estero, al Nantes: «Li ha presi che stavano per retrocedere e li ha salvati tranquillamente. Non lo hanno mai dimenticato». L’anno prima, invece, stava per vincere la Coppa di Portogallo con il Braga: «Erano in vantaggio di due reti, hanno perso ai rigori. Non l’ha mai dimenticata». A fine anno, il Braga lo sostituì proprio con Paulo Fonseca.

Arriva in un Milan che guarda molto ai giovani, considerando anche l’apporto del Milan Futuro. Ma che deve anche fare i conti con alcune situazioni legate ai grandi giocatori: «Ha messo delle regole e non si è fatto scrupoli a farle rispettare. Non ricordo problemi importanti con i suoi calciatori, e non chiude la porta a nessuno. La sua presenza di si fa sentire, era così anche da calciatore».