Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ospite di 90° Minuto ha parlato così in merito all’emergenza Coronavirus.
«Il campionato oggi non si è fermato per un gesto irresponsabile della Lega Serie A e del presidente Dal Pino. È vero che il dpcm di ieri sera contiene la misura delle porte chiuse, ma è vero anche che stiamo invitando in ogni modo il mondo del calcio, così come gli italiani più in generale, a prendere delle decisioni. C’è un interesse economico dietro allo sport, con la Serie A in particolare che si sente immune dal virus e soprattutto dai sacrifici che sta facendo tutto il Paese. Ho provato fino alla fine a evitare di chiedere la sospensione del campionato, so quanto sia importante a livello sociale la partita della domenica, ma adesso non possiamo più permettercela. Ho ricevuto offese, insulti e minacce per questo, ma ciò che conta è la salute pubblica».
PARTITE IN CHIARO – «La Lega non si sta assumendo le proprie responsabilità. Non sono contento dell’operato del Presidente Dal Pino: cos’altro deve succedere nel nostro Paese per far capire che va fermato il campionato di Serie A? Per quanto riguarda i diritti, ho proposto di mandare leggermente in differita e in chiaro le partite del massimo campionato trovando però solamente risposte e perplessità a livello economico da Lega e Sky. Proprio in tal senso, voglio presentare un disegno di legge per correggere la Legge Melandri. È come se tutto il mondo Serie A vivesse fuori dalle responsabilità. Il calcio, e l’esultanza odierna di Pandev ad abbracciare i compagni lo dimostra bene, continua a dare un pessimo esempio. Serve prendere delle decisioni che tutelino la salute degli italiani».
CONSIGLIO FEDERALE – «Mi auguro che si possa sospendere il campionato. Ho già espresso la mia opinione, è vero che il decreto permette di giocare a porte chiuse, ma oggi speravo in un atto di responsabilità da parte della Lega. Confido nell’equilibrio che finora ha avuto il Presidente Gravina e in quello che farà la FIGC».
TEMPISMO – «Non possiamo prevedere l’evolversi della diffusione del Coronavirus. Stiamo acquisendo esperienza quotidianamente, fornendo un esempio anche a tanti altri Paesi. Non abbiamo voluto fare subito un provvedimento per fermare tutto, volevamo provare a vedere che cosa sarebbe successo, ma oggi che ci rendiamo conto che l’attività di contenimento è la più importante. Stiamo cercando di prendere delle decisioni in equilibrio e non siamo affatto in ritardo, stiamo lavorando 24 ore al giorno da due settimane per capire quale sia la miglior decisione da prendere giorno dopo giorno e addirittura ora dopo ora».
EUROPA – «Ho già parlato con diversi colleghi europei. Questa settimana dovremo accelerare i contatti con le Federazioni e i vertici dello sport mondiale, non possiamo farci trovare impreparati agli importanti appuntamenti internazionali che ci aspettano».