Alla Serie A mancano gli introiti delle sponsorizzazioni da betting. Il Decreto Dignità, risalente al 2018 e promosso dal primo governo Conte, aveva infatti vietato «qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro (nonché al gioco d’azzardo), comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni e i canali informatici, digitali e telematici, compresi i social media».
Il presidente della Serie A, Paolo Dal Pino, si è espresso molto chiaramente in questo senso: «Chiediamo la reintroduzione per un determinato periodo di tempo, 24 mesi, della sponsorizzazione da betting, che ci ha tolto molte risorse importanti».
Risorse mancanti che si stimano essere intorno ai 100 milioni di euro annui: una cifra che, vista la situazione attuale, farebbe molto comodo al calcio italiano. Lo riporta Calcio e Finanza.