Tempo di diretta Instagram anche per Patrick Cutrone, attaccante della Fiorentina. Insieme a Chiamarsi Bomber, l’ex Milan ha detto: «La Fiorentina ci manda un programma di allenamento completo anche di alimentazione. Questa quarantena la passo come posso, con la mia ragazza che per fortuna è con me. In cucina non me la cavo male!ù… Invece sto provando a fare il dj, ma sempre con più testa ad allenarmi che ad altro. Serie TV? Io guardo I Cesaroni, sto riscoprendo le vecchie serie con cui sono cresciuto».
L’IDOLO – «Da piccolo guardavo il calcio in generale. Mi piacevano Inzaghi, Shevchenko, ammiravo quelli che facevano la differenza. Da piccolo mi piaceva giocare in generale, potevano mettermi dappertutto, ma sono sempre stato attaccante, a stare dietro mi annoiavo».
IL RAPPORTO CON LOCATELLI – «Con Locatelli ho passato una vita, vedevo più lui che i miei genitori, avevamo un legame di fratellanza e adesso ci sentiamo spesso: poco fa abbiamo fatto una chiamata con lui e Calabria. In 12/13 anni di settore giovanile ho visto tantissime persone che non sono arrivate per svariati motivi, pur essendo forti. Tutt’ora le emozioni del primo gol in A sono indescrivibili. In quel Milan-Bologna non ero neanche certo di entrare, avrò fatto sei km solo nel riscaldamento perché ero carichissimo. Poi a San Siro, nello stadio di quella che è sempre stata la mia squadra del cuore».
IL FANTACALCIO – «Al fantacalcio non gioco, l’ho provato ma non ho modo di starci attento come si dovrebbe. Molti miei amici ci giocano, mi chiedono se mettermi o no. Spero di far felici i miei fantallenatori. I gol fatti me li ricordo bene, non mi piace andarmeli a rivedere ma ogni tanto mi capita. Però sto più attento agli errori che alle cose che mi riescono.
LA PREMIER – «Al Wolverhampton il mister è portoghese, la sua mentalità è più vicina a quella italiana. Noi una sessione video a settimana la facevamo, poi non so gli altri. Il coro? Mi hanno fatto sentire accolto e ben voluto sin dall’inizio, ringrazio i tifosi. All’inizio non me n’ero accorto, me lo hanno mandato i miei amici. Quella mamma che ha scritto su Twitter riguardo al figlio ho provato a contattarla, ma ancora non ci sono riuscito. Vorrei far avere la mia maglietta a suo figlio, che mi considera suo idolo.
I COMPAGNI AVUTI IN CARRIERA – «Io ho giocato con Higuain, c’è tanto da imparare da uno come lui, dentro e fuori dal campo. Tra gli avversari non saprei sceglierne uno preciso, ne ho affrontati tanti forti e ne ho di forti anche in squadra. Il più simpatico? Al Milan Kessie, Calhanoglu e Castillejo; in Inghilterra Traoré e Jimenez; alla Fiorentina Chiesa, Vlahovic, Ceccherini, Venuti e Pezzella, tra quelli con cui mi trovo meglio».