L’esterno sinistro in forza al Genoa ma di proprietà dell’Atalanta, Lennart Czyborra, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de Il Secolo XIX.
I MOTIVI DELLA SVOLTA – «A cambiare sono stati la vicinanza della mia famiglia, l’aiuto di mio fratello che mi ha fatto un po’ da tutor. E poi sicuramente la fiducia dell’allenatore, per me è cambiato tutto».
IL PARAGONE – «A Bergamo e poi nei primi tempi qui al Genoa non giocavo molto e quindi era inevitabile che subentrasse la paura di sbagliare, una volta in campo. Invece ora sento l’appoggio e la fiducia del mister, per cui oso di più e credo che i risultati si vedano».
LA SCELTA DEL GENOA – «Stavo vivendo un periodo molto complicato, avevo appena avuto il Covid e da qualche tempo non giocavo. Ho saputo dell’interesse del Genoa, ho parlato con i dirigenti e con il mister e mi è subito piaciuta l’opportunità. Devo dire che la scelta è stata giusta. E penso che qui avrò la possibilità di crescere ancora tanto, con giocatori di esperienza come Masiello, Zappacosta, Criscito, da cui posso imparare tanto ogni giorno».
IL GOL CONTRO IL CROTONE – «Ne avevo fatto uno simile quando giocavo nell’Heracles, in Eredivisie. Un sinistro al volo su cross, però allora mi ero trovato più vicino alla porta. Più bello sicuramente quello di domenica scorsa a Crotone».
RUOLI – «Ho iniziato là davanti, da attaccante o da esterno alto. Poi quando avevo 14 anni e giocavo nell’Energie Cottbus si fece male il terzino sinistro alla vigilia di una partita e il mister mi schierò sulla fascia. All’inizio ero dubbioso, non mi sembrava il mio ruolo. Il mister mi disse di fidarsi, che avrei fatto bene. E da lì non ho più smesso di giocare sulla fascia».