Miguel Almiron è senza dubbio uno dei gioiellini in casa Magpies: il giovane talento paraguayano si è ritagliato un ruolo fondamentale nel mosaico tattico di Steve Bruce e anche in quello della sua rispettiva nazionale. Eppure non c’è stato soltanto il cosiddetto fùtbol nella vita del wonderkid sudamericano. Dal lavoro di cameriere fino a calcare poi il manto erboso, manco fosse un attore protagonista di una vera e propria favola calcistica.
Gli inizi
Sebbene il pallone fosse un suo chiodo fisso Miguel non ha cominciato subito a dare i primi quattro calci al suo gioco preferito. Da giovanissimo lavorava in un ristorante cinese come cameriere e inoltre aiutava suo papà a fare giardinaggio. La sua vita cambia radicalmente quando si unisce all’Atlanta United e col club della MLS riesce a farsi notare proprio dai talent scout del Newcastle tanto che quest’ultimi decidono di prelevarlo dagli States per portarlo subito in terra british.
Curiosità e retroscena
Miguel Almiron è il trasferimento più costoso della storia dei magpies (21 milioni di sterline). Eppure il club della Premier non ha pescato un perfetto sconosciuto: Benitez, già da un anno, lo teneva d’occhio tanto da sbilanciarsi sulle sue caratteristiche. «Ho avuto pazienza, ma adesso possiamo contare su un vero talento. Almiron sa muoversi tra le linee, ha grande visione di gioco e dietro la punta è una garanzia. Gol e assist nel DNA». Un retroscena? Col Newcastle si è messo così in mostra tanto che in passato persino un club blasonatissimo come il Real Madrid ha chiesto informazioni. I magpies però non hanno ceduto alle sirene iberiche trattenendo il classe ’94 sotto i riflettori del St. James Park. Ma Miguel non ha alcuna intenzione di fermarsi. E chissà se un giorno riuscirà ad arrivare in un top club, magari perché no? Nei blancos proprio come Michael Owen nel 2004.