Diventare calciatore è il sogno di molti ragazzi. Riuscire a trasformare i sogni in realtà, però, è roba per pochi. E’ questo il caso di Pedro de la Vega, capace di unire sogno e realtà a soli 17 anni.
Da raccattapalle a calciatore
Talento, genio ma anche mentalità. La testa d’altronde è fondamentale per debuttare così presto – a 17 anni, 7 mesi e 9 giorni con il Lanus in Argentina, il club che l’ha lanciato nel calcio dei grandi. Una mentalità costruita anche in famiglia, se a malapena adolescente davanti ai microfoni ti presenti e ripeti che “feste e serate non sono per me, perché si sa che ci sono cose che si possono perdere per sempre. E io non voglio sprecare le mie occasioni”.
Sacrifici a parte, le qualità da giocatore di raccordo tra centrocampo e attacco non sono mai mancate. E neanche la personalità, come ha più volte ricordato il suo allenatore in Argentina Luis Zubeldia: “Pedro? Questo ragazzo non ha per niente paura del palcoscenico”. D’altronde il “palcoscenico” De La Vega lo conosce per bene, visto che fin da bambino ha trascorso tutti i weekend sul campo da calcio del club a ricoprire il ruolo di “pasapelotas” – raccattapalle – sognando un giorno di togliersi di dosso la targhetta da steward per indossare la maglietta del club. E dal 2018 è realtà.