di Cesare Ragionieri
La Zona Cesarini non esiste più, almeno per i tifosi della Lazio. Nella Capitale vige infatti la Zona Caicedo: l’attaccante ecuadoregno ha regalato 26 punti con i suoi gol. Per la gioia del tecnico Inzaghi, che nell’ultima settimana ha esultato per tre volte nei finali di partita grazie proprio a Caicedo. La rete della vittoria contro il Torino, il gol del pareggio contro lo Zenit in Champions League e la girata che è valsa l’1-1 contro la Juventus. E in totale ha segnato 6 volte nei minuti di recupero, una in più rispetto a Renato Cesarini.
I numeri
La serie miracolosa è cominciata quasi un anno fa, al Mapei Stadium contro il Sassuolo. Al 90′ le due squadre sono sull’1-1, ma nel primo dei tre minuti di recupero il numero 20 colpisce con un gol non molto diverso da quello segnato ieri alla Vecchia Signora. Poche settimane dopo un’altra gioia in extremis. A Cagliari la Lazio è sotto per 1-0 fino al 90′: poi, al 93′, Luis Alberto timbra l’1-1 e a sette secondi dal 98′, l’ecuadoregno segna il gol che vale i tre punti. Tornando ancora più indietro, nel 2017 il Panterone aveva deciso in pieno recupera un’altra partita dei biancocelesti. Quella giocata a Marassi contro la Sampdoria e vinta per 2-1 grazie alla rete del numero 20 al 91′.
Felipe è sempre più al centro del sistema Lazio, come dichiarato alla fine della partita di ieri: «Zona Caicedo? No, il gol è di tutti. Gran merito è di Correa che ha fatto tutto alla perfezione. Sapevamo e speravamo che qualcosa potesse succedere. In precedenza avevo sbagliato un paio di palle, il campo non era in ottime condizioni. Ma questa squadra non molla mai, la Juventus ha abbassato i ritmi un po’ nel finale, ma il merito è davvero di tutti. Con questa cattiveria possiamo andare avanti a lungo, ci serviva la prestazione di Torino, adesso è arrivata anche questa. Dobbiamo continuare così».