di Cesare Ragionieri
La novità più grande della prima Juventus ufficiale di Andrea Pirlo è la presenza in campo di Gianluca Frabotta. Mancino, classe ’99, può giocare sia da terzino che – come questa sera – da esterno di centrocampo.
Senza l’infortunato Alex Sandro e dopo la (fresca) decisione di cedere Pellegrini in prestito, il tecnico bianconero ha scelto lui come esterno sinistro del 3-4-1-2. Anche Sarri ha visto nel potenziale in Frabotta, come dimostra la scelta di farlo giocare titolare nell’ultima giornata di campionato contro la Roma.
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Un sogno che si avvera ! Una notte che non dimenticherò mai ! ✨ #finoallafine
La carriera
Nato a Roma, cresciuto nel vivaio del Savio Calcio: le sue prestazioni attirano gli occhi del Bologna, che scommettano su di lui a 15 anni. Inizia con l’Under 17 felsinea, ma dopo poche partite viene chiamato in Primavera con ampi meriti.
Nella stagione 2016/17, viene convocato dal tecnico dell’epoca, Donadoni, per la partita di Coppa Italia contro l’Inter. Ma l’esordio non arriva e per Frabotta comincia la girandola di prestiti per crescere e maturare. Il Renate prima e il Pordenone poi: con i veneti gioca 7 partite e si guadagna la promozione in Serie B.
Le sue prestazioni lo fanno finire sotto la lente d’ingrandimento della Juventus, che dodici mesi fa lo acquista a titolo definitivo inserendolo nell’Under 23 di Fabio Pecchia.
Con la seconda squadra della Vecchia Signora disputa 27 partite, centrando i playoff e alzando al cielo la Coppa Italia di categoria. Tra la fine di luglio e l’inizio di agosto il sogno di Frabotta comincia a prendere vita: prima la convocazione contro il Cagliari, poi l’esordio dal 1’all’Olimpico contro la Roma.
Il resto è storia recente: il classe ’99 seduce Pirlo fin dai primi giorni di preparazione. Che gli dà fiducia anche nelle amichevoli pre-campionato. E questa sera lo schiera in campo per l’esordio stagionale.