Daniele De Rossi è il nuovo allenatore della Roma dopo l’esonero a sorpresa di José Mourinho. Una trattativa lampo che ha affidato la squadra giallorossa all’ex capitano del Club, che ha soltanto un’esperienza di pochi mesi in panchina.
Dopo aver fatto l’assistente di Roberto Mancini nello staff della Nazionale, è stato nominato allenatore della SPAL in Serie B a ottobre 2022. Ma a causa dei risultati, dopo 17 partite è stato esonerato a febbraio 2023. Un’esperienza breve, in cui ha iniziato a formarsi nel nuovo ruolo.
A raccontarcelo, dopo la chiamata della sua Roma, è stato Alberto Pomini, portiere di quella SPAL che ha stretto «un rapporto umano con il mister, abbiamo vissuto 5 mesi straordinari a livello personale». Il campo non ha coinciso con lo spogliatoio: «Era un allenatore con difficoltà oggettive, ma non per colpa completamente sua. Non c’erano le carte in regola per lavorare al meglio». I risultati non sono arrivati, «le sue idee di gioco mi piacciono, il suo calcio è moderno e probabilmente la sua volontà come impostare dal basso e leggere individualmente le situazioni non si sono sposate con il momento della squadra. Nelle divisioni inferiori non è facile trovare elementi che sappiano leggere la giocata o partire dal basso. Il suo neo è stato quello di non sapersi subito adattare alla categoria a prescindere dai suoi dettami».
Modulo con la difesa a 3, dove «i braccetti sono protagonisti del gioco». Ha saputo valorizzare Mattia Prati «dandogli spazio e fiducia», e adesso è in Serie A. «Una persona di cuore, per i calciatori era avere un amico nello spogliatoio. Per certi aspetti è come un compagno di squadra», e il gruppo era felice di andare al campo: «I suoi allenamenti sono stimolanti e divertenti, ricordo con grande gioia i suoi metodi di lavoro». Raccontava loro le storie della sua carriera, il legame con Roma e la responsabilità di essere uno di loro, un tifoso della squadra del cuore in campo.
«De Rossi è un allenatore coinvolgente, sanguigno nelle difficoltà, che sapeva come preparare e intervenire nelle partite più difficili», ci racconta Pomini. Una nuova avventura è alle porte e la SPAL la piazza in cui ha imparato a sbagliare. Ora non c’è più tempo per farlo.