Durante Fiorentina-Inter abbiamo assistito a una scena che sta facendo discutere: la manovra «salvavita» di presa della lingua eseguita da Cataldi su Bove a terra e incosciente. Premessa importante: non è ancora chiaro cosa sia successo in quei terribili secondi, ma le immagini e i racconti conseguenti ci dipingono come fondamentale l’intervento dell’ex Lazio per salvare la vita al compagno di squadra. In realtà non è stato così e per fare chiarezza sulla questione abbiamo parlato con chi tutti i giorni lotta in ospedale per salvare vite.
Seguire sempre i protocolli
Come indicano i protocolli medici, inserire le dita in bocca ad una persona incosciente non solo è pericoloso per chi viene sottoposto a tale manovra perché può causare lesioni e soffocamento, ma può essere dannoso anche per chi la esegue poiché rischia di ricevere forti morsi involontari. Le linee guida suggeriscono di utilizzare la posizione laterale di sicurezza e spostare la persona sul fianco sinistro. Così, con una semplice mossa si permette alla persona incosciente di avere le vie aeree pervie (libere) e continuare a respirare autonomamente.
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Cosa fare in caso di mancato respiro
Nel caso in cui la persona incosciente fosse priva di respiro spontaneo, allora vanno iniziate le manovre di rianimazione cardio polmonare (RCP). Anche in questo caso le cose da fare mentre si aspettano i soccorsi, che ovviamente vanno chiamati il prima possibile, sono semplici: posizionare il soggetto in posizione supina, iperestendere il capo cosicché la pervietà delle vie aeree sia garantita, attaccare il defribillatore (DAE) e iniziare immediatamente le compressioni toraciche.
L’importanza dei corsi di primo soccorso
Sia chiaro: non vogliamo in alcun modo attaccare Danilo Cataldi. Chiunque, preso dal momento, avrebbe cercato di fare il proprio meglio sulla base delle conoscenze a disposizione. Questo contenuto ha il solo scopo di informare la community e ribadire quanto sia fondamentale seguire corsi di primo soccorso per attuare manovre sicure. Non sempre ci si trova in una situazione in cui i sanitari sono vicini e pronti ad agire, come in una partita di Serie A. Solo formandoci e imparando a gestire questo tipo di emergenze possiamo fare la differenza.