Circa mezz’ora dopo la fine dell’incontro tra Atalanta e Paris Saint-Germain, l’ex commissario tecnico della Francia, Raymond Domenech, ha commentato le scelte tattiche attuate da Gian Piero Gasperini durante il secondo tempo.
Nonostante fosse in vantaggio, infatti, l’allenatore dei bergamaschi ha deciso di far subentrare Luis Muriel, di certo una sostituzione non conservativa e volta alla difesa del minimo vantaggio. Credo e filosofia che il tecnico di Grugliasco, ancora una volta, ha deciso di non barattare, costi quel che costi, la sua idea di calcio non scende a patti per il risultato.
Se la Dea è arrivata terza in Serie A per il secondo anno consecutivo e ha raggiunto uno storico quarto di finale di Champions League è soprattutto merito della rivoluzione tattica attuata dal proprio mister.
Queste le parole del selezionatore transalpino, che era in panchina all’Olympiastadion di Berlino la notte del 9 luglio 2006, e che ha pure storpiato il cognome del collega.
«Bravo al PSG per questa bella emozione e grazie a Gasparini per le sue sostituzioni a fine gara. Questa partita ha dimostrato come la leggenda degli ‘allenatori italiani grandi tattici’ resti sempre una leggenda. Tuchel ha avuto più successo».
Bravo au PSG pour cette belle émotion et merci à Gasparini pour ses changements de fin de match. Comme quoi la légende des entraîneurs italiens grand tacticien sur ce match reste une légende. Tuchel a eu plus de réussite .
— Raymond Domenech (@RaymondDomenech) August 12, 2020
Questa mattina non si è fatta attendere la risposta di una delle più grandi firme del giornalismo sportivo italiano. L’opinionista di Sky Sport, Paolo Condò, ha detto la sua in modo sopraffino, ribattendo così il tweet di Domenech.
La Francia ha prodotto negli ultimi 40 anni allenatori enormi, da Hidalgo a Deschamps, da Jacquet a Demerre fino allo straordinario Zidane di oggi. Per nostra fortuna nessuno di loro era sulla panchina della nazionale nel 2006 https://t.co/hPwjhea2dr
— Paolo Condò (@PaoloCond) August 13, 2020