Fu la scommessa di Shevchenko da Ct dell’Ucraina a Euro2020. 4 anni fa valeva 1 milione e guadagnava 80mila euro. Oggi Artem Dovbyk è 1º ne LaLiga con il Girona e capocannoniere a pari merito con Bellingham.
Il gol più importante
Dobbiamo tornare indietro nel tempo, precisamente di 4 anni. A 15 minuti dalla fine di Svezia-Ucraina (ottavi di finale Euro2020), partita che sembrava destinata a concludersi ai rigori. Quando Andrij Shevchenko, all’epoca CT dell’Ucraina, mandò in campo Artem Dovbyk, nome a sorpresa nel blocco dei convocati. A 24 anni, ecco la sua prima presenza all’Europeo.
Pochi minuti a disposizione, perché subentra all’inizio del secondo tempo supplementare. In una delle ultime azioni della partita, sull’ennesimo cross di Zinchenko, Dovbyk però si avventa, anticipando tutti i difensori, e girando in porta il gol decisivo, di importanza capitale, che qualificò l’Ucraina ai quarti, traguardo storico. Ora sono 23 le presenze in nazionale, dove è un titolare fisso, ma quello rimane il gol più pesante della sua carriera, almeno fin qui.
Le tappe della sua carriera
Ha cominciato a giocare nel Cherkasy, è arrivato al Dnipro (dove si è affermato) nel 2015, e ha vissuto tre esperienze all’estero: una vicino a casa, in Moldavia, con la maglia dello Zaria Balti, e due in Danimarca, nel Midtjylland e nel Sønderjysk. 158 partite e 65 gol a livello di club hanno convinto il Girona a investire 7 milioni su di lui. Una cifra record, per il piccolo club catalano, che mai aveva speso così tanto per un singolo giocatore. Evidentemente gli scout del Girona ci avevano visto lungo, perché oggi, a distanza di 6 mesi, quell’investimento è già stato ampiamente ripagato.
Impatto devastante
Dovbyk è il giocatore più influente, in zona offensiva, del campionato. Non è una semplice impressione, ma sono i dati a confermarcelo: ha segnato 14 gol e fornito 6 assist ai compagni, combinando in totale per 20 reti.
Le sue statistiche non mentono. Sta dominando alla prima stagione ne LaLiga. È un attaccante possente, che per caratteristiche scomoda il paragone con Haaland: mancino educato, 1.90 cm di potenza ed esplosività. Abile nel giocare spalle alla porta, sa mettersi al servizio dei compagni, con sponde e assist utili, ma allo stesso tempo è spietato in area di rigore, ‘casa sua’.
Ha un xG di 10.91, uno dei più alti in assoluto ne LaLiga e non solo.
La heatmap lo evidenzia: è un numero 9 puro, di quelli che vivono negli ultimi 20 metri, infatti l’88% dei suoi tocchi arrivano dentro l’area avversaria. È in grado però, come ha dimostrato contro il Siviglia, di poter incidere in tanti modi. Ha portato a spasso Sergio Ramos, come se fosse l’ultimo arrivato, segnato due gol da bomber navigato, e concludendo la sua tripletta con un’azione personale bellissima, chiusa con un mancino potente e angolato da fuori area.
Il suo 2024 è iniziato così: premio come miglior giocatore di dicembre e tripletta, nel giro di 6 minuti, contro il Siviglia. Lui continua a segnare e i tifosi del Girona non smettono di sognare. Le due cose vanno di pari passo. Ha un contratto fino al 2028 con il Girona e l’idea della possibile qualificazione in Champions sicuramente peserà sul suo futuro, perché ora tutti vogliono il bomber venuto dall’est.