In un Napoli mai come quest’anno nel caos più totale, tra ritiri punitivi, ammutinamenti, multe e una classifica da incubo, l’unico giocatore in grado di poter risollevare le sorti di una stagione fin qui negativa, risponde al nome di Dries Mertens, nonostante un rendimento completamente asimmetrico, tra Champions e Serie A.
Numeri alla mano, l’attaccante belga è attualmente il miglior realizzatore dei partenopei tra Coppe e Campionato: 8 reti complessive in 17 presenze. Ma analizzando le cifre più nel dettaglio, si può notare come Mertens stia vivendo la propria stagione tra due pianeti diametralmente opposti.
Mertens a rilento in Serie A
Dopo una partenza da urlo con 3 gol e un assist nelle prime tre giornate, sembra aver perso completamente la bussola: non va a segno, infatti, dal 29 settembre scorso, quando contribuì a battere il Brescia (2-1) al San Paolo. Da lì in poi, tanto turnover, con quattro presenze da titolare e altre tre da subentrato senza mai lasciare il segno, nemmeno in termini di assist. In totale fin qui, 827 minuti giocati, timbrando il cartellino una volta ogni 207′.
L’altra faccia di Mertens in Europa
Tutta un’altra storia quella che invece si consuma nei match di Champions. Sempre titolare, il piccolo fantasista belga è il vero e proprio trascinatore degli azzurri: 4 gol nelle 5 giornate del girone, più un assist, con reti pesanti come la doppietta in casa del Salisburgo e quella del momentaneo vantaggio ad Anfield Road due giorni fa. Un totale di 352 minuti, con una media-gol pazzesca di una rete ogni 88′.
Domenica dovrebbe partire dal primo minuto nella sfida casalinga contro il Bologna: al Napoli serve il Mertens formato europeo anche in Serie A per tornare a fare risultato pieno, quei tre punti che mancano ormai da più di un mese, quando la squadra di Ancelotti vinse per 2-0 contro il Verona.