La crisi economica ha colpito tutto il mondo del calcio e anche la Juventus sta facendo i conti con il calo delle entrate. Per questo, il direttore sportivo Fabio Paratici ha deciso di investire sul futuro: il difensore De Marino, l’ala Dabo e l’attaccante Lungoyi. Tre acquisti della sessione di calciomercato invernale, accomunati dal fatto di essere nati dal 2000 in poi. Tolto il terzo, che rimarrà in prestito al Lugano, gli altri due verranno aggregati alla Juventus Under 23. All’orizzonte potrebbe esserci un quarto acquisto: si tratta di Cacace, esterno neozelandese del St Truiden.
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L’esempio di Dragusin
Il difensore rumeno della Juventus ha iniziato la stagione con la prospettiva di giocare per l’Under 23, ma le partenze estive della Vecchia Signora lo hanno promosso a quinto centrale di Pirlo. Con tanto di esordio in Champions League, a tal punto che oggi è diventato un’alternativa credibile per l’allenatore bianconero in emergenza nel reparto. Titolare in Coppa Italia contro il Genoa, lo sarà anche domani contro il Bologna o più probabilmente giovedì contro la SPAL. Le qualità di Dragusin, che si ispira a Van Dijk, hanno acceso su di lui i riflettori di qualche club straniero, Lipsia su tutti: in tal senso, stuzzica il contratto in scadenza nel 2022. Ma la volontà del giocatore e della Juventus è di continuare assieme, anche se c’è da lavorare sulle cifre.
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Non solo Dragusin
La sinergia tra prima squadra e Under 23 non finisce col difensore rumeno. Per un Da Graca che resterà almeno fino a fine stagione, c’è un Wesley richiesto e un Fagioli che potrebbe diventare pedina di scambio. Il discorso fra Juventus e Sassuolo per Scamacca si è interrotto sulla natura dell’affare: i bianconeri puntano al prestito secco, i neroverdi non si muovono da obbligo di riscatto o cessione definitiva. Fagioli però piace, chissà che la situazione non si sblocchi con una contropartita.