I calciatori non hanno mai smesso di allenarsi, e ora potranno farlo nuovamente in apposite strutture. Qui di seguito come hanno lavorato i giocatori della Juve in questo periodo di quarantena – fonte La Gazzetta dello Sport.
DYBALA – L’attaccante argentino, risultato positivo al Coronavirus, attende soltanto la negatività dell’ultimo tampone per poter rientrare alla Continassa. In caso di esito negativo, il lavoro a casa si trasformerà in lavoro nella struttura bianconera, come ai vecchi tempi.
HIGUAIN – Il Pipita continua il proprio lavoro tra tapis roulant ed esercizi in giardino. Restano i dubbi riguardo le tempistiche del suo rientro.
BERNARDESCHI – Si è dedicato alla figlia, ai cani e alla chitarra, oltre ai soliti allenamenti casalinghi che gli hanno riempito le giornate.
DOUGLAS COSTA – Dal cuore del Brasile, Flash continua il proprio lavoro tra scatti, cinesini, pesi e step. Obiettivo: ritrovare la forma perduta a causa dei tanti infortuni.
PJANIC – Il primo bianconero a rientrare in Italia ha continuato il lavoro iniziato in Lussemburgo: tennis, tapis roulant e scatti in salita.
BENTANCUR – Il centrocampista, rimasto a Torino, ha continuato il proprio lavoro tra esercizi con il pallone in terrazzo e con l’aiuto di elastici e palle mediche.
DANILO – Il terzino si è sfogato tra pesi, bilancieri e panche.
ALEX SANDRO – Il brasiliano, che non ha lasciato tracce tramite social, ha continuato il proprio lavoro quotidiano tenendo i contatti con lo staff bianconero.
BONUCCI – Per lui non conta come ci si allena, ma quanto: un’ora e mezza di lavoro al giorno nella propria casa. Mai fermo.
CHIELLINI – Il pilastro bianconero si è diviso tra il J Hotel – dove ha trascorso 14 giorni di quarantena – e la propria casa, setacciando a dovere tutti i tipi di allenamento per farsi trovare pronto al momento del ritorno.
KHEDIRA – Il lavoro del centrocampista tedesco, avvenuto in Germania, è servito soprattutto per riprendersi dai vari infortuni di stagione.
RABIOT – Il centrocampista francese ha proseguito il lavoro nella propria casa in Francia, dove possiede anche un campo da calcio.
MATUIDI – Il lavoro quotidiano del campione del mondo si è diviso tra piegamenti, scatti e capriole, ma anche lavoro personalizzato per ritrovare la condizione.
DEMIRAL – Il periodo di quarantena per il turco è servito a fare fisioterapia al ginocchio operato. Ora il suo lavoro prosegue al J Medical. Obiettivo: rientrare nei primi di luglio.
DE LIGT – Per l’olandese, la quarantena si è divisa tra l’Italia e Amsterdam, dove per il proprio lavoro quotidiano ha usato come supporto la fidanzata Annekee.
RAMSEY – Chi è stato meno ligio ai propri doveri tra tutti i bianconeri è di sicuro il gallese, caduto in tentazione tra un allenamento e l’altro nei dolci che sua moglie ama cucinare.
CUADRADO – Come per de Ligt, anche per il colombiano il lavoro è stato condiviso – ma gli sforzi no – con la moglie. Tutti allenamenti accompagnati dalla musica.
I PORTIERI – Szczesny si è divertito a parare in giardino i tiri del piccolo Liam, mentre Buffon ha trovato come passatempo lo svolgimento delle Olimpiadi “fatte in casa” – e in giardino – con i propri figli.