Lo scambio tra Roma e Inter che avrebbe coinvolto Edin Dzeko e Alexis Sanchez non s’ha da fare. Mancavano le condizioni economiche, ma anche il consenso popolare. Nella Capitale, appena si è diffusa la notizia dell’affare, l’ambiente è andato in subbuglio.
La situazione
In molti si sono abituati all’idea di un possibile addio di Dzeko, ma quello che ha fatto infuriare è l’idea di uno scambio con Sanchez. Una mossa senza convenienza economica (tra l’altro, la scorsa estate per Dzeko la Roma ha rifiutato 16,5 milioni di euro dalla Juventus), ma anche senza una logica tecnica. Il cileno è più trequartista che attaccante centrale ed in quel settore del campo i giallorossi hanno abbondanza di giocatori (Pedro, Mkhitaryan, El Shaarawy e Pellegrini).
Lo scenario
Se il bosniaco rimarrà a Roma, ci sarà da ricucire la frattura con Fonseca. Ma non sarà facile, anche perché tra i due di chiarimenti ce ne sono già stati in passato, grazie anche all’intermediazione della società. Mai, però, si era arrivati alla rottura netta, al «o io o lui», che poi è di fatto la situazione attuale.
Lo strappo è stato forte e anche contro il Verona, Dzeko non sarà convocato. Il pericolo è che possa succedere anche in futuro, un’eventualità che i Friedkin non si augurano, considerando anche il ricco stipendio del bosniaco. Da martedì la diplomazia è pronta a mettersi al lavoro, ma non sarà facile convincere Fonseca. Serviranno le scuse di Dzeko per provare a far rientrare il caso.