Ecco perché Emiliano Martinez viene soprannominato ‘Dibu’

by Redazione Cronache
Emiliano Martinez

Nel 2014 Emiliano Martinez si trovava davanti a un barbecue con gli amici, erano i giorni del Mondiale. Nemmeno quattro anni fa, durante i Mondiali in Russia, era tra i convocati della Selección. Dall’under 20 dell’Indipendente, nel 2010, a 18 anni, all’Arsenal. Ma non è stato l’inizio di niente perché da quel momento sono iniziati ben 6 prestiti in 9 anni, passando per la categorie inferiori (Oxford, Sheffield Wednesday, Rotheram), fino alla pandemia, fino all’infortunio di Leno. Da quel momento il Dibu guadagna la titolarità per il resto della stagione e con i Gunners conquista un FA Cup e un Community Shield.

L’anno seguente passa a titolo definitivo all’Aston Villa e già all’esordio è determinate contro lo Sheffield United, parando un rigore. Le sue performance continuano a crescere a fine stagione è tra i migliori portieri di premier con il 75% di parate effettuate sui tiri subiti, contribuendo a ben 10 clean sheet.

Il suo segreto è nelle uscite: «Quando vado incontro agli attaccanti non scommetto mai dove buttarmi, resto in piedi fino all’ultimo, questo li confonde e non sanno dove tirare». Nel giugno 2021 arriva anche la convocazione in Nazionale. Un mese dopo, è campione del Sudamerica, inaugurando una tradizione che si ripeterà altre due volte durante i Mondiali appena conquistati: essere decisivo nella lotteria dei rigori.

La prima vittima è la Colombia in semifinale; seguiranno, in Qatar, l’Olanda ai quarti e la Francia in finale, conquistando tutte e due le volte il premio di miglior portiere della competizione: «Durante i rigori, se mi immergo nel momento, ho buone chance di pararne qualcuno, perché sono molto esplosivo», ha dichiarato a The Atheltic nel 2021. Una consacrazione, quella avvenuta nell’ultimo anno e mezzo figlia di un pragmatismo mentale quanto tecnico: «Un buon portiere deve far sembrare facili le parate, non deve saltare in giro. Non voglio impressionare le persone, ma far sentire sicura la squadra». Con l’ambizione di essere tra i migliori: «I grandi portieri non si portano dietro i ricordi, non sono mai felici, non si accontentano. Dedicano la vita a ricercare la loro grandezza».

Ma alla fine ce lo siamo chiesti: perché Emiliano Martinez si chiama El Dibu? È l’abbreviazione di ‘dibujo’, disegno. Un soprannome nato ai tempi dell’Independiente che si riferisce alla presunta somiglianza con un personaggio del cartone animato argentino ‘Mi familia es un dibujo’, ‘La mia famiglia è un disegno’.

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