Ieri sera, al minuto 80 di un Brescia-Vicenza 0-3, l’allenatore degli ospiti, Domenico Di Carlo, decide che è il momento giusto per far esordire in Serie B il sedicenne talento berico, Tommaso Mancini, che diventa così il primo 2004 ad esordire nella seconda serie nazionale, precisamente all’età di 16 anni, 5 mesi e 12 giorni.
Chi è Tommaso Mancini
Tommaso Mancini è un centrocampista offensivo, in grado di muoversi sia da trequartista che da seconda punta. Il ragazzo nato nel 2004, complice lo stop dei campionati Primavera, si è fatto notare dall’allenatore della prima squadra. E così dopo aver collezionato la prima presenza in Coppa Italia, ha concretizzato anche l’obiettivo dell’esordio in campionato (Footballscouting.it).
Nato a Vicenza e cresciuto nel vivaio del club biancorosso, Mancini è letteralmente esploso nella passata stagione: lo score al termine del 2018/19 recitava 71 alla voce gol segnati, una statistica pazzesca che lo ha imposto di diritto nel novero degli attaccanti più interessanti del panorama nazionale. Dopo i quattro gol in sette presenze con l’Italia Under 15, sono già otto i centri del classe 2004 nelle undici apparizioni con l’Under 16. Lo riporta TuttoMercatoWeb.
Mancini e quel rifiuto al Liverpool…
Tante squadre lo volevano, si era fatto avanti perfino il Liverpool. Ma Mancini ha preferito rifiutare per continuare il suo percorso di crescita nel Vicenza. Suo padre, Danilo, ne ha parlato a Il Giornale di Vicenza: «Non è stato semplice il percorso che ha portato a questa scelta quando sei genitore hai sempre paura di non fare la cosa giusta per tuo figlio. Ma lui è cresciuto con il biancorosso addosso, qui vuole restare ancora e noi genitori siamo feli- cissimi. Non si deve montare la testa. Un ringraziamento particolare va alla società, a Renzo Rosso e Stefano, al direttore sportivo Magalini, a Paolo Bedin, a Michele Nicolin che è sempre stato vicino a mio figlio. Ho parlato con tanti dirigenti in questi mesi, ma quello che ho trovato qui, in termini di passione, competenza, comprensione non l’ho trovato altrove». A settembre Tommaso ha cominciato il terzo anno di liceo: «La scuola è fondamentale. Bene che coltivi la passione per il calcio, ma l’impegno nello studio non deve venire meno. Come studente è bravetto. Come nel calcio secondo me Tommaso non è un fenomeno in campo, non ha poi tutto questo talento. A fare la differenza è il suo modo di vivere».