Le elezioni del nuovo presidente e la situazione in classifica bloccano il mercato del Barça. Niente spese folli, la situazione economica non lo permette. La società ha chiesto ai giocatori la decurtazione di una parte degli stipendi dopo la crisi del 2020 e anche le mosse per il futuro ne risentono. Lionel Messi è in scadenza, Ronald Koeman non ingrana. Ma le trattative sono in stand-by. Tutte tranne una, già instradata da tempo sulla via che porta al ritorno di Eric García a Barcellona.
Il ritorno dalla porta principale
Aveva lasciato La Masia per firmare con il Manchester City nel 2017 dopo quasi 10 anni di Barcellona, città nella quale è nato e cresciuto. La crisi del settore giovanile blaugrana aveva visto l’epurazione di diversi talenti – tra cui Xavi Simons, oggi al PSG – e un’inversione di marcia rispetto alle recenti tendenze catalane. Eppure sia il club che il centrale classe ’01 ci hanno ripensato: una trattativa che va avanti da mesi, in virtù della possibilità di trovare un accordo a parametro zero vista la scadenza del contratto che lega García al Manchester City nel giugno 2021. Come riportato dal The Guardian, gli inglesi avevano rifiutato già la scorsa estate un’offerta da 10 milioni di euro da parte del Barcellona per acquistare subito Eric. Nessuna volontà di monetizzare, con Pep Guardiola che nutriva speranze nel trovare il prolungamento, che non arriverà.
Cosa manca per l’arrivo di Eric García al Barcellona
L’intesa è stata trovata per la prossima estate, quando il difensore sarà libero da obblighi contrattuali. Quinquennale pronto, mancano solo le firme che sono bloccate dalla situazione presidenziale: solo dopo l’elezione del nuovo leader del Barça la vicenda potrà finalmente avere una fine. Il ritorno del tiki-taka? C’è un dato che lascia ben sperare: nelle 3 presenze di questa stagione in Premier League,Eric García ha completato il 95,69% di passaggi.