Tra i retroscena dell’inchiesta della Procura di Perugia sull’esame di italiano di Luis Suárez, ce ne sarebbe uno legato alla Juventus. Secondo quanto riporta oggi il Corriere della Sera, un legale della società bianconera avrebbe promesso di far svolgere all’ateneo umbro i test di tutti i giocatori stranieri bisognosi della certificazione di italiano. In cambio, l’università avrebbe pilotato la prova dell’attaccante.
Le chiamate
Risulterebbero infatti almeno tre telefonate tra l’avvocato Maria Turco e il direttore generale dell’ateneo Simone Olivieri. Su questo si starebbero concentrando le indagini della Guardia di Finanza che indaga sul reato di corruzione. Sulla vicenda, però, sta vigilando anche la giustizia sportiva, per verificare se ci siano stati degli illeciti disciplinari. A intrattenere i primi contatti sarebbe stato un amico di Olivieri, che avrebbe chiamato nello studio di Luigi Chiappero, avvocato della Juventus, per parlare con Turco. Da lì sarebbero cominciate una serie di ulteriori telefonate per determinare la modalità dell’esame. Dopo aver individuato i professori, si sarebbe avviata una trattativa per portare dei cospicui vantaggi all’università.
Esame anticipato
Ottenuta la certezza di un esame pilotato per Suárez, l’avvocatessa avrebbe assicurato l’intenzione di far sostenere a Perugia l’esame di italiano per tutti gli altri calciatori extracomunitari. I magistrati, quindi, hanno ipotizzato il reato di corruzione, delegando ulteriori verifiche. Per l’Università, infatti, si sarebbe trattato di un vantaggio, per lo meno in termini di visibilità, derivata da esaminandi così famosi. Il test per la certificazione era in programma per ieri, ma per favorire le richieste dei legali della Juventus, si sarebbe deciso di svolgerlo giovedì scorso, il 17 settembre. Un esame, quindi, ad personam, che però non sarebbe dovuto sembrare accomodato. Per questo motivo, altri quattro studenti sono stati valutati cinque giorni prima del previsto, insieme al Pistolero. L’attaccante, però, avrebbe ricevuto in anticipo le domande e i docenti Stefania Spina e Lorenzo Rocca gli avrebbero fatto imparare a memoria le risposte.